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Su Rai Storia "Comizi d'Amore" di Pier Paolo Pasolini


Su Rai Storia
Un film-inchiesta sulla sessualità, attraverso gli occhi di Pier Paolo Pasolini. E’ “Comizi d’Amore”, che Rai Cultura, proseguendo nel proprio omaggio a Pasolini nel quarantesimo anniversario dalla morte, propone mercoledì 28 ottobre 2015 alle 23.30 su Rai Storia.

Girato nel 1965, “Comizi d’Amore” è una viaggio lungo tutta l’Italia in cui il regista chiede a passanti, contadini, operai, calciatori famosi, studenti, commercianti, a persone comuni appartenenti a diversi ceti sociali, che cosa ne pensassero dell'erotismo e dell’amore. Ne esce un ritratto del paese contraddittorio, uno spaccato di un'Italia a varie velocità, un quadro sconcertante che alterna aperture fintamente disinvolte al Nord e rigidità ancestrali nel meridione.

L’appuntamento è preceduto - alle 19.00, sempre su Rai Storia - da una puntata speciale di “Storie della Letteratura”, dal titolo “Le ceneri di Pasolini”, in cui Dacia Maraini, Piero Gelli – editori di tutte le opere pasoliniane - e Ninetto Davoli raccontano la dimensione personale, intellettuale, artistica e civile di Pier Paolo Pasolini. La questione del sottoproletariato, la fine delle ideologie, l’indagine della realtà sono solo alcuni dei temi a lui cari e ritornano nei vari linguaggi da lui sperimentati, in particolare nella poesia, nella narrativa e nel cinema, fino alle ultime opere.

"Molti dicevano che lui volesse morire" – dice Dacia Maraini – "io sono convinta che non sia vero affatto, perché era pieno di vita, pieno di progetti, però è come se sentisse un pericolo, un’ombra che lo sovrastava. Perché lui aveva delle capacità profetiche, le aveva verso la società italiana e le aveva anche verso sé stesso. Quindi credo che lui abbia sentito arrivare qualcosa di molto oscuro, di molto minaccioso – lo si può capire anche dal suo ultimo film – ma non che lui volesse morire, che sia stato lui ad andare incontro alla morte. Io penso, invece, che lui amasse molto la vita e il corpo felice era ancora il suo sogno. Lui sarebbe stato ancora capace di raccontare, anche magari andando fuori dall’Italia, fuori dai paesi conosciuti, in qualche regno del sogno, il mistero e la meraviglia del corpo felice".

27/10/2015, 15:08