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MANUELA CACCIAMANI - Cinema, passione e impegno


In sala con il suo più recente film "In Fondo al Bosco" la produttrice romana racconta la sua esperienza e la voglia di fare un cinema innovativo.


MANUELA CACCIAMANI - Cinema, passione e impegno
Manuela Cacciamani
Da ragazzina lei frequentava già Cinecittà per via del lavoro di suo padre (custode degli studios). È stato un incontro o una situazione all’interno degli stabilimenti a farle scattare la passione per la produzione?

"Non c’è stato un momento in particolare, probabilmente è difficile per chiunque desiderare di fare un altro lavoro quando hai la fortuna di crescere in un posto dove ad ogni angolo c'è un tesoro nascosto, quella che Fellini chiamava " la fabbrica dei sogni”. Da che ero ragazzina è questo il lavoro che ho sempre voluto fare".


Dopo" Fairytale" e "Neverlake", realizzati con Rai Cinema per il canale web RAI CINEMA CHANNEL, un suo film "In fondo al bosco esce" in sala co-prodotto con Sky. Con l’inizio di progetti Sky originali per il cinema e lo sbarco di Netflix in Italia sembrano cambiare gli scenari per la produzione. Da operatrice del mercato cosa potrebbe accadere e cosa cambia per voi produttori?

"Avere più respiro, opportunità e diversificazione del gusto del pubblico. E’ una evoluzione positiva, che offre solo vantaggi per gli autori che vogliono esplorare strade diverse e perchè inevitabilmente ci sarà più richiesta sul mercato".

Ha scritturato Stefano Lodovichi, un 32enne solo alla sua seconda esperienza a direzione di un lungometraggio thriller ma gli ha affiancato anche una squadra di coetanei: l’età media dei lavoratori del film è di 30 anni. Realizzare un film di genere in Italia così giovane è una sfida nella sfida.

"Ho presentato Stefano Lodovichi a Sky perchè sono profondamente convinta che sia un’artista talentuoso, e mi piaceva il soggetto scritto da lui, Isabella Aguilar e Davide Orsini sul tema dei Krampus. Ho apprezzato tantissimo la sua professionalità in ogni fase di In Fondo al Bosco: giovani non significa non professionali, anzi, sono stati bravissimi. In questo caso coetanei ha significato tutte persone che volevano riuscire, vincere in qualche modo. Sicuramente è stato molto impegnativo, ma io mi sono divertita da matti e lo rifarei domani"

Qual è il tipo di cinema che l’affascina come spettatrice?

"Ultimamente sono molto attratta dai Family Entertainment. Ma adoro Guillermo Del Toro, Nicolas Winding Refn e Lars Von Trier . Ho amato The Orphanage e The Others, mentre come linea editoriale di produzione mi piace la spagnola Filmax, una compagnia specializzata in film di genere di ampio respiro. Ci sono loro dietro a un titolo come REC".

Oltre ai film a tinte forti lei è anche impegnata in campagne sociali contro la violenza fisica e psicologica su donne e bambini per conto di Doppia Difesa. E’ il tentativo di differenziare la produzione della sua società, One More Pictures? In cosa vorrebbe cimentarsi in futuro?

"One More Pictures ha già un brand con un posizionamento alternativo, passiamo dall'horror cinematografico ad artisti della musica rivoluzionari come Fedez. Seguiamo le tendenze. Doppia Difesa è una Onlus che lavora seriamente contro la "violenza" in generale, che sia verso le donne, i bambini, i padri o semplicemente verbale....la "violenza" per Doppia Difesa e One More Pictures non e' mai tollerabile, per questo, grazie anche al contributo di Rai Cinema, sosteniamo le campagne sociali nelle quali crediamo molto. In futuro vorrei continuare a fare solo quello che mi piace, senza dover scegliere per forza un unico campo su cui concentrarmi. Conosce qualcuno che non vorrebbe la stessa cosa?"

Che tipo di produttore le piacerebbe diventare da qui a 10 anni?

"Visionario e senza paura".

La sua compagnia si chiama One More Pictures e ha come logo una zanzara. Ci spiega il motivo di entrambe le scelte.

"Eravamo in 4 soci e gli altri 3 avevano anche un'altra societa', cosi per farla breve questa la chiamammo "onemore". In sintesi quella in più ero io! La zanzara temo si riferisca al mio carattere, mi sarebbe piaciuto darle un'altra risposta (dice ridendo Cacciamani) ma è così!"

23/11/2015, 08:47

Stefano Amadio