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Anteprima nazionale a Bologna per "Il Sindaco"


Anteprima nazionale a Bologna per
Nel 70° anniversario di Giuseppe Dozza Sindaco, il 5 dicembre alle ore 18 al cinema Lumière di Bologna è in programma l'anteprima del film "Il Sindaco - Storia di un'utopia realizzata", con Ivano Marescotti, diretto da Danilo Caracciolo e Roberto Montanari.

Giuseppe Dozza, un innovatore dalle grandi doti amministrative che per oltre vent’anni (dal 1945 al 1966) fu il simbolo della coesione sociale ed il fondatore di un sistema socialdemocratico di impostazione scandinava, piuttosto che sovietica. La Bologna di Dozza assomigliò molto di più a Stoccolma che a Mosca.

Raccontare quella storia oggi, nel 70° anniversario della sua prima amministrazione e in un’epoca fortemente segnata dalla crisi del sistema economico, diviene occasione per riflettere sull’azione politica e amministrativa di Dozza che portarono alla realizzazione di un modello socio-economico rivolto ai diritti delle persone. Non solo fu capace di rilanciare l’economia e creare un modello di welfare avveniristico, ma divenne anche «l’esecutore» di un progetto sociale, immaginato e concepito agli albori dell’antifascismo, strutturato e predisposto durante la lotta di Liberazione.

Ma dov’è finita quella forza propulsiva e innovativa che fece di Bologna e dell’Emilia-Romagna un modello unico in Europa?

La storia, le vicende umane e politiche di Giuseppe Dozza diventano occasione per volgere uno sguardo diverso sui valori della Resistenza; non solo lotta armata contro il nazifascismo, ma momento di sviluppo di idee per una società più giusta che trovarono in Dozza il loro realizzatore.

Un uomo che si gettò fra il popolo e che lo seppe ascoltare, facendosi capire, in una società materialmente e moralmente annientata dalla guerra.

Un racconto che si dipana lungo gran parte del secolo scorso, dal periodo in cui quelle idee si formarono, passando dalla loro piena attuazione, fino al lento decadimento, alla ricerca di una risposta a questa domanda.
La struttura narrativa si sviluppa, con l’interazione dell’attore IVANO MARESCOTTI, attraverso i luoghi e gli edifici della città, le azioni e le situazioni che videro Dozza protagonista, prima e dopo la Liberazione, nella ricostruzione materiale e morale nel periodo post bellico e poi nel grande sforzo di rinnovamento amministrativo e sociale che ne seguì.

Una interazione continua ed una interpretazione attoriale volta anche a leggere la società attuale attraverso - e a confronto con - quei valori e quel modello sociale che oggi sembrano perduti; alla ricerca di motivazioni e di risposte al perché e come quella stagione si sia esaurita e se attualmente ci siano ancora possibilità e condizioni per un’analoga azione di ricostruzione etico-sociale.

L’attore è la guida di questo percorso, contribuendo in prima persona e avvalendosi dei contributi testimoniali dello storico Luca Alessandrini e della scrittrice Luisa Lama, con il supporto di materiali d’archivio, immagini e filmati d’epoca. All’interno del film anche l’audio inedito di un discorso di Dozza.

Così scriveva Dozza tra il 1944 e il 1945 preparando gli appunti di Schema di un discorso per un compagno che ricopra cariche pubbliche al momento della Liberazione «II paese dovrà essere profondamente rinnovato nella sua struttura, ognuno dovrà lavorare con la sicurezza che lavora per sé e per il paese, non già per degli interessi illegittimi ed oscuri. Una vera democrazia popolare e progressiva che non abbia altri limiti al suo sviluppo all'infuori della volontà del popolo, e che sia basata sulle organizzazioni delle masse popolari, dovrà essere istituita [...]. Bisogna che il popolo partecipi ogni giorno al governo del paese»

Dozza divenne il simbolo di una città, il sindaco di tutti, godendo di larga approvazione anche fra i non schierati, grazie alla sua straordinaria capacità di interpretare i sentimenti e le tensioni delle masse popolari.

Il film è stato prodotto da VideoMAGAZINE con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, Istituto storico Parri e con il contributo di Emilia Romagna Film Commission.

02/12/2015, 10:50