SE MI LASCI NON VALE - Pene d'amore, intrecci, equivoci
Amori, delusioni, equivoci, Napoli. Il nuovo film di
Vincenzo Salemme è molto "costruito" di trama e di dialoghi e partendo da una base semplice si va a complicare la vita nello svolgimento e nel finale.
Il cinema di
Vincenzo Salemme continua ad apparire molto familiare, costruito su un'idea teatrale da compagnia stabile, su interpreti collaudati e su formule semplici di scrittura. Il primo attore, il comprimario, la vedette, la soubrette per un cinema che, come nella migliore tradizione di chi ha intenzione di far poco per migliorare un film, pretende di far staccare il cervello agli spettatori "dopo una settimana di lavoro".
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Se mi lasci non vale" non ha alcuna pretesa artistica, non tenta nemmeno per un secondo di proporre qualcosa di nuovo e diverso con il classico triangolo che in questo caso diventa doppio, che si sviluppa tra fraintendimenti e piccole menzogne con i due personaggi principali, Salemme e uno spaesato Paolo Calabresi, che si ritrovano lasciti dalle rispettive fidanzate e decidono di fargliela pagare. Una specie di
Delitto per Delitto, con lo scambio delle ragazze che verranno poi punite e fatte a loro volta soffrire. Ovviamente non andrà così e malgrado tutto parta dalla voglia di vendetta, saranno l'amore e l'amicizia a trionfare nuovamente sulle due coppie.
Proprio gli interpreti delle coppie, più
Carlo Buccirosso a fare da jolly, sembrano ancorate a un cinema fatto di cliché. La bella
Serena Autieri con il suo sorrisone stampato per il 95% delle inquadrature,
Tosca D'Aquino caratterista bella e valida ma sempre troppo uguale a se stessa,
Paolo Calabresi, improbabile conquistatore che sembra caduto a Napoli direttamente dalle stelle e
Vincenzo Salemme così
Vincenzo Salemme da chiamare il suo personaggio
Vincenzo.
Dialoghi faccia a faccia interminabili, gag abbastanza prevedibili, battute che spesso fanno fatica ad arrivare, insomma, in
Se mi lasci non vale Vincenzo Salemme conferma di aver perso quello smalto comico che per molti anni fu la sua caratteristica di successo in cinema e a teatro.
19/01/2016, 10:58
Stefano Amadio