TRIESTE FILM FESTIVAL 2016 - Quando parliamo di KGB
L'ex-sede centrale del KGB a Vilnius, in Lituania, e la sua prigione sono il luogo in cui si svolge il cammino nella memoria del documentario firmato da Maxi Dejoie e Virginija Vareikytè, "
When we talk about KGB", presentato in anteprima italiana al
Trieste Film Festival 2016.
Una storia che risale a prima del
1991, prima della nuova indipendenza dall'
Unione Sovietica, e racconta quel periodo attraverso le parole di alcuni sopravvissuti (ricordi inevitabilmente sentiti ed emozionati, ma lucidi ed esaustivi). Un periodo in cui il KGB agiva liberamente per sopprimere ogni tentativo di rivolta, o anche solo ogni minima voce dissenziente.
Attraverso un percorso nei luoghi fisici in cui le atrocità narrate venivano compiute (in alcuni momenti il lavoro svolto ricorda quello mirabile di Joshua Oppenheimer in "The Act of Killing" e "The Look of Silence"), grazie a quelle confidenze che arrivano allo spettatore dirette e coinvolgenti, "
When we talk about KGB" riesce a lasciare un segno, senza virtuosismi alcuni e senza enfasi, semplicemente lasciando raccontare.
Perché un italiano decide di fare un documentario su un argomento così lontano dall’Italia, sia geograficamente che culturalmente? La domanda se la è posta direttamente il co-regista, Dejoie. "
Penso che in quanto regista - si è risposto -
questo documentario possa essere un’occasione per mettermi a confronto con argomenti di grande importanza, oltre a darmi la possibilità di offrire un piccolo contributo nella diffusione di questa parte di storia di cui conosciamo ancora poco. Troppo poco".
28/01/2016, 10:00
Carlo Griseri