BERLINALE 66 - Rosi: "Tutti responsabili per Lampedusa"
Conferenza stampa a Berlino per
Gianfranco Rosi e "Fuocoammare", documentario italiano in concorso accolto dai giornalisti presenti con lunghi applausi.
"Per me - ha spiegato Rosi - è sempre fondamentale immergermi nella realtà in cui giro: il progetto è nato da una richiesta dell'Istituto Luce, volevano girassi un piccolo film su Lampedusa. Dopo i primi sopralluoghi fatti nell'isola, però, ho capito che sarebbe stato impossibile fare un film breve, doveva essere un progetto a lungo termine".
"All'inizio di ogni mio lavoro - ha proseguito - voglio sempre sapere il meno possibile dei posti che incontro per un film. Devo davvero dire grazie ai produttori, che mi hanno dato la possibilità di stare molto in quei luoghi, in uno spazio così lungo di tempo, per conoscerli e capire".
"Come spesso avviene, accadono degli incontri fondamentali, dei piccoli innamoramenti con le persone che permettono di realizzare un film in un certo modo. A me è capitato con il mio protagonista,
Pietro Bartolo. Non sapeva chi fossi, ma quando gli dissi quello che avrei voluto fare, e che non sapevo come farlo, mi ha mostrato su una chiavetta Usb immagini e materiali che ha raccolto lui negli anni. Mi ha convinto così a farlo. Mi mancavano le sue parole, la sua guida: trovato lui, il film è venuto da sé".
"
Fuocoammare è un film politico a prescindere, è
la testimonianza di una tragedia di cui siamo tutti responsabili".
13/02/2016, 11:39
Carlo Griseri