Note di regia di "Baciato dal Sole"
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Baciato dal sole" racconta molte cose: l’ascesa, la rovinosa caduta e la lenta risalita di un ragazzo di provincia che sa come intrattenere la gente; la determinazione e la spietatezza di un grosso dirigente televisivo; gli intrighi di una donna manager con irrisolti problemi personali; la passione e la, forse troppa, generosità di un autore di show televisivi; le fragilità di una ragazza molto ricca e molto viziata abituata a prendersi quello che vuole; i legami palesi ma anche nascosti fra questi e molti altri personaggi.
Insomma storie d’amore, di passioni, di madri e padri, di finanza, di spettacolo, di successo, di droga, di provincia, di ambizioni, di dolore, di canzoni, di gioia. Come la vita. E tutto questo avendo come “sfondo” il mondo della televisione raccontato con gli show di prima serata ma anche con le riunioni dove si decidono le strategie di comunicazione, con i dietro le quinte degli spettacoli ma anche delle stesse riunioni con alleanze che si creano e si disfano durante una cena.
Di fronte a questo turbinio di storie e personaggi, il principale compito della regia è quello di legare scene e attori trasformando il turbinio in un racconto fluido e veloce. Per fare questo abbiamo scelto uno stile di racconto che privilegia il movimento (carrelli e steady-cam) per rendere più agevole e comprensibile il passaggio da una scena – e quindi da una storia – all’altra. Oltre ad un montaggio che alterna spesso scene e personaggi cogliendone l’essenza per poi passare alla storia successiva, ad una fotografia che alterna le luci “sparate” della tv ai chiaroscuri dei dietro le quinte, ad una recitazione che punta sulla naturalezza degli attori per far risaltare le passioni e i tormenti dei personaggi. Insomma un lavoro complicato ma molto stimolante teso ad evidenziare l’originalità e i molti sapori della storia raccontata.
Antonello Grimaldi