PMgFF15 - "Venanzio Revolt", un uomo di cinema
Lorenzo Ventavoli è l'anagramma di
Venanzio Revolt. O forse è il contrario.
Lorenzo Ventavoli è un uomo che da 80 anni, da quando è nato - figlio di un esercente torinese, negli anni '30 - vive dietro le quinte del cinema, proponendo-producendo-distribuendo film al pubblico. Un uomo fondamentale per la creazione, per non dire diffusione, di molto cinema che ormai è storia.
Da dietro le quinte a davanti alla camera, a 80 anni suonati Ventavoli viene convinto dal trio
Dinamovie (
Fabrizio Dividi, Vincenzo Greco e Marta Evangelisti) a raccontarsi e raccontare qualcosa della sua esperienza di vita e di lavoro. Ne esce fuori un ritratto fedele di un uomo discreto ma appassionato, che racconta con la stessa umiltà e con la stessa generosità di una gara di canottaggio vinta (l'unica passione che rivaleggia in lui con la settima arte...) e di quella sera in cui ha parlato di film
yiddish con
Woody Allen a casa sua, o di quello scherzo fatto a
Luis Bunuel sul set, o di quei "venti secondi" di dialogo con
Ingmar Bergman...
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, o anche solo di vedere un film in un suo cinema (a Torino ne gestisce ancora tre, tra i più apprezzati in città per la qualità delle proposte), sa quanto volentieri si conceda ai ricordi, quanta "cinefilia" traspaia dalla sua vita. Vederla trasposta su un grande schermo (quella vita dedicata al cinema che "diventa" cinema) è un'emozione molteplice, anche grazie all'ottimo lavoro di ricerca d'archivio compiuto dai suoi autori.
Accanto a Ventavoli due suoi amici, per rendere all'uomo più facile il passaggio dall'altro lato della camera:
Steve Della Casa è l'intervistatore, la sua guida nei ricordi, il complice di tanti racconti;
Nanni Moretti è la voce narrante, a cui è affidata l'interpretazione in prima persona di alcuni pensieri del protagonista.
Un document(ari)o prezioso: per chi ha conosciuto Ventavoli, per chi ama il cinema (e Torino), per chi apprezza le persone vere, per chi - semplicemente - gode ascoltando un bel racconto.
08/03/2016, 08:30
Carlo Griseri