Il poster della 18ª edizione del Far East Film Festival
Cosa c'è dall'altra parte? Questa domanda nutre l’animo umano da millenni e non importa se "l'altra parte" sia fisica o metaforica, una porta chiusa o una distanza geografica: importa soltanto la curiosità. L'istinto della scoperta, dell'indagine. L'istinto dello sguardo. Ne sa qualcosa il
Far East Film Festival di Udine, che dal 1999 esplora "un'altra parte" chiamata Asia, e ne sa qualcosa il grafico
Roberto Rosolin, che ha cristallizzato quell'esplorazione in un'immagine.
Il nuovo poster del
FEFF, dunque, tratteggia una risposta possibile attraverso un doppio movimento degli occhi: i nostri, che al termine del viaggio impattano nel profilo di una ragazza dai tratti orientali, icona del futuro prossimo o (perché no?) del passato remoto, e i suoi, che a propria volta guardano lontano, cercando "un'altra parte" da esplorare. L'Occidente, forse?
Lasciando aperta l’interpretazione, Rosolin ha operato con la tecnica del light painting (i fasci di luce derivano dall’uso di led e sono stati proiettati direttamente sul viso della modella, senza l’ausilio di software) e ha messo a punto un ritratto luminoso dove l’hi-tech contiene elementi di tradizione e dove l’estetica sci-fi contiene elementi onirici.
Tra sogno e realtà, dunque, il
Far East Film Festival si appresta a diventare “maggiorenne”: dal 22 al 30 aprile, infatti, vedrà accendere i riflettori internazionali sulla sua diciottesima edizione! I 60 titoli del programma attingeranno, come sempre, alle migliori produzioni dell'ultima stagione (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche “oasi d’autore” da tutta l'Asia).
Il calendario del #FEFF18 – c’è tempo fino al 14 marzo, ricordiamo, per acquistare gli accrediti a prezzo promozionale (tutte le info su www.fareastfilm.com) – sarà ancora una volta impreziosito da un fittissima rete di eventi collaterali, disseminati nel centro di Udine, e, ovviamente, non mancheranno il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici, e il workshop internazionale Ties That Bind, che ormai da anni mette in connessione produttori occidentali e orientali.
Roberto Rosolin è nato a Gorizia nel 1980. Dopo aver studiato e aver iniziato la sua carriera di grafico in Friuli Venezia Giulia, si è trasferito a Londra (dove adesso vive e lavora). Attualmente è art director del Fabric, storico locale londinese, e della sua omonima etichetta discografica, il cui output creativo ha riscosso grandi attenzioni nel panorama creativo internazionale. Recentemente il suo lavoro insieme al fotografo Mads Perch è stato utilizzato per la copertina dell'annuale di fotografia di Creative Review.
07/03/2016, 15:18