SI VIS PACEM PARA BELLUM - Killer spietato ma romantico
C'è un po' di tutto nel nuovo film di
Stefano Calvagna: una dose di
Ghost Dog di Jim Jarmusch, qualcosa di "
Senza nessuna Pietà" di
Michele Alhaique, un po' di "
Léon" di
Luc Besson il tutto amalgamato da un'evidente voglia di fare cinema e, purtroppo, da una carenza di mezzi e finanze ma anche di qualche svista nella scrittura e nella messa in scena.
Basso, bassissimo budget che va a incidere in molti aspetti di "
Si Vis Pacem Para Bellum"; dagli interpreti che faticano ad uscire da un'impostazione molto mnemonica delle battute, con
Massimo Bonetti, boss della mala, che dall'alto della sua esperienza giganteggia sull'intero cast. Anche lo stesso
Stefano Calvagna nelle vesti del protagonista forzato, visto che nessun attore ha voluto accettare la parte, non appare sciolto e naturale nei dialoghi, malgrado siano telegrafici e molto legati a una inflessione romana.
A fronte di ambienti piuttosto stretti e angusti, con le pareti di fondo sempre a pochi centimetri dalle spalle degli interpreti, il regista fa ampio uso del drone che ci mostra una Roma molto bella e suggestiva. Qualche scena di sesso dà il sapore dell'action movie anni 70, con l'aggiunta di una visione moralistica (donne "facili" e fidanzate non fanno sesso nello stesso modo...) che però va a sporcare quello che potrebbe essere puro spettacolo.
Questo nuovo film di Calvagna arriva ad appena un mese dall'uscita di "
Un Nuovo Giorno", affrontando la distribuzione in sala dal 18 maggio anche questa volta curata dalla Poker Entertainment.
07/05/2016, 17:42
Stefano Amadio