#CA2016 - "Monviso mon Amour", la parete che non c'era
Un documentario-omaggio a un mito sportivo per gli amanti del Monviso,
Nino Viale, e alla sua impresa di oltre 40 anni fa: era il 22 luglio 1975 quando Viale, maestro di sci di Limone Piemonte, affrontò per la prima volta in assoluto la parete nord del Monviso, scendendo, per scommessa e senza alcuna esperienza, lungo il vertiginoso canale Coolidge.
Da quel momento la via era aperta, l'esempio mostrato, la strada tracciata: oggi, dopo decenni e dopo tanti ricordi (non tutti belli, inevitabilmente) un gruppo di cinque giovani amanti dello sci estremo decidono di tributare un gesto a quel momento, ripetendo l'impresa (anche se con le apparecchiature odierne sembra tutto molto più semplice da fare...).
"
Monviso Mon Amour" di
Fabio Gianotti è anche l'occasione per tributare due altri grandi nomi dello sci ripido piemontese: lo sfortunato
Claudio Bodrone, grande amico di Viale, anch'egli alpinista e autore di tutte le riprese di quel giorno del 1975, scomparso poco dopo proprio su quel pendio; e
Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a scendere la leggendaria parete ovest del Re di Pietra, chiamato oggi a riprendere dall'elicottero le gesta dei giovani "discepoli" (che candidamente ammettono di essersi fermati un po' troppo a osservare lui che guardava loro, invece di concentrarsi sulla discesa...).
Belle le immagini di repertorio, onesto e sincero l'omaggio a una montagna e a una disciplina sportiva difficile e in perfetta sintonia con la natura.
05/06/2016, 11:10
Carlo Griseri