Note di regia di "Calcolo Infinitesimale"
Ho scritto Calcolo infinitesimale sei anni fa mosso dall'idea di mettere in scena l'incontro di un uomo e una donna che si raccontano un sacco di palle, lui perché ama inventarsi la vita, lei spinta da un desiderio di vendetta. Così diversi e così uguali, finiranno per mettersi insieme. Quando Myrofilm mi ha proposto di girarlo, ben sapendo che si trattava di una sfida non facile da vincere, ho accettato con sincero entusiasmo. Innanzitutto perché si tratta di un film che ha l'ambizione di rivolgersi a un pubblico esigente, ma non per questo confinato nel recinto del cinema d'autore, troppo spesso autoreferenziale, almeno in Italia. In secondo luogo, perché rompe con i cliché nazional-popolari e accetta di misurarsi sul mercato internazionale, consapevole che l'obiettivo, oggi, in un mondo sempre più multimediale, è di formare il cinema, come ho scritto in un saggio del 2005 e insegnato negli ultimi trent'anni. Inoltre, avendo l'occasione di lavorare con Stefania Rocca e Luca Lionello, che hanno deciso di mettersi in gioco accettando un ruolo comico-brillante, di girare il film a Stromboli, luogo mitico e universalmente conosciuto, mi sono messo immediatamente al lavoro coinvolgendo un gruppo di amici, Roberto Minini e Paolo Fresu in testa, capaci di tutto.
Enzo Papetti