In origine c’era l’acqua - Tutto pronto per la
prima edizione dell’Aqua Film Festival dal 6
al 9 ottobre presso la casa del cinema a Roma
Talete, filosofo greco, sosteneva che l’archè del mondo fosse l’acqua, infatti, basti pensare che l’uomo stesso è formato dal 70 % di acqua per comprendere quanto questo elemento sia essenziale per la vita, e data la sua importanza non poteva non attrarre a sè anche l’attenzione del mondo del cinema.
Con il sostegno della Fondazione Principe Alberto II di Monaco, che si prodiga per la salvaguardia dell’ambiente, dell’organizzazione sanitaria africana Amref Health Africa e dell’associazione Marevivo, nasce la prima edizione dell’
Aqua Film Festival, che si terrà ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, dal 6 al 9 ottobre presso la Casa del Cinema a Roma. L’idea di questo festival trae origine dalla volontà della sua ideatrice e direttrice artistica Eleonora Vallone, che ha voluto combinare i due mondi che l’hanno da sempre accompagnata: il cinema, come immagini che scorrono, e l’acqua, come nostra prima origine di vita.
Presentato sul Barcone Marevivo nelle acque del Tevere, per rimanere a contatto col fil rouge dell’evento, il festival si prefigge un obiettivo imponente come afferma la stessa Vallone: “
valorizzare l’elemento acqua attraverso l’immagine in movimento catturata dall’uomo, sotto forma di messaggio sociale di libertà, di sport, di arte, consapevolizzando chi ne ha in abbondanza e aiutando i Paesi che non ne hanno”.
Punto focale di questo evento è il
concorso di cortometraggi, che come spiega la responsabile ufficio stampa Giorgia Priolo verrà diviso in 3 aree temetiche: Acqua Dolce, Acqua Mare e Acqua Terme. Due le sezioni in cui si può partecipare e mandare i propri lavori entro il 15 luglio: “Sezione Corti”, che avranno una durata di massimo 25 minuti, e “Sezione Cortini” di non oltre 3 minuti.
“
Non c’è nessun limite di genere, si può spaziare su tutto” - aggiunge la Priolo - “
questo concorso vuole essere uno spazio da dare ai nuovi film maker nazionali ed internazionali”. Difatti le opere presentate spaziano da alcune che prediligono il punto di vista ecologico come quella di Esteban Arrogoiz, fino ad arrivare a lavori di animazione, come quella dell’australiano Anthony Lawrence realizzata in stop motion. A giudicare e decretare i vincitori, una giuria d’eccezione composta da: Giancarlo Scarchilli, Elisabetta Pellini, Giuseppe Manfridi, Simona Izzo, Ricky Tognazzi, Luca Montanari, Blasco Giurato, Marco D’Ottavio, Massimo Spano, Ludovico Fremont e Roberta Minervini.
I premi in palio sono tanti, per entrambe le categorie lo sponsor Centro Sperimentale di Cinematografia, offre un corso di perfezionamento a livello professionale; per il miglior corto inoltre è prevista la possibilità di partecipare alla regia con i film maker dell’ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della marina militare, nella realizzazione del video commemorativo del tradizionale concerto di fine anno; una menzione speciale sarà assegnata da una giuria di studenti dell’università Tor Vergata guidata dal professor Giovanni Spagnoletti ed infine sarà assegnato un quadro offerto dalla Galleria d’arte Artemare.
Tanti gli eventi speciali come la proiezione del film “
The Answer. La risposta sei tu” dell’attore Ludovico Fremont, presentata alla Festa del cinema di Roma e definita come fiaba dark contro le lobby del tabacco, ed anche la proiezione del film “La memoria dell’acqua” di Patricio Guzman
Non ci saranno solo corti e proiezioni, infatti, come spiega il responsabile marketing Marina Morra: “
vuole essere un momento di riflessione a 360 gradi sull’acqua con ospiti di eccezione”, tra cui la Marina Militare che partecipa attivamente alla difesa dell’acqua ed alla realizzazione di un biocarburante a basso inquinamento, ed anche il CONI che parlerà dell’importanza degli spor acquatici con la presenza di grandi campioni.
La difesa dell’ambiente è uno di quegli argomenti che sempre più incalza nei giorni nostri, la difesa del nostro mare e la sensibilizzazione alla sua salvaguardia, che deve partire dai più giovani, può essere la speranza per un passo verso un rapporto più civile e rispettoso con il nostro pianeta.
15/06/2016, 17:55
Alfredo Toriello