GIORNATE DEGLI AUTORI 13 - China Film Forum:
la scommessa di scrivere insieme
Un’eccezionale partecipazione di autori, addetti ai lavori, normali spettatori, italiani, europei e cinesi ha caratterizzato quest’anno la terza edizione del
China Film Forum promosso dalle
Giornate degli Autori, insieme a Bridging the Dragon e Doc/it e rivolto agli autori e alle storie che possono creare un ponte reale tra le due culture e le due cinematografie di Europa e Cina. Oltre trecento invitati erano presenti all’apertura di ieri, culminata nell’avvio di una diretta collaborazione tra le Giornate e la Shanghai Film Art Academy a favore dei giovani talenti di Italia e Cina.
Il Forum di oggi, moderato da Maurizio Sciarra (regista impegnato in un’importante coproduzione con la Cina) e organizzato in collaborazione con Dream Circle e Inthinker Studio, si è concentrato sul confronto fra autori come Francesco Bruni, Paolo Genovese, Shu Huan (il creatore del più grande successo cinese degli ultimi anni) e Yuan Yuan (sceneggiatrice del candidato all’Oscar Go Away Mr. Tumor). Congiuntamente, i presidenti delle associazioni italiane degli autori, Francesco Martinotti (ANAC) e Francesco Bruni (100autori), hanno lanciato la proposta di un regolare scambio di incontri tra gli autori e hanno sottolineato come per la prima volta il tema della creatività in comune fosse al centro del dialogo, condizione necessaria per raccogliere investimenti e sostegni a coproduzioni effettive. È il caso dei tre modelli raccontati in questa giornata: La lunga marcia oggi, diretto da Sergio Basso per la televisione di Pechino, Caffè, di Cristiano Bortone (che ha la doppia nazionalità ed uscirà a breve nelle sale italiane e cinesi) e di Hue Hue: una soprano sulla via della seta, ideato e prodotto da Agnese Fontana.
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Alla villa degli Autori" – dice
Maurizio Sciarra – "
è avvenuto oggi qualcosa di straordinario nella sua semplicità: sceneggiatori e autori di queste due grandi cinematografie hanno cercato di individuare insieme modi e linguaggi per collaborare in maniera non banale partendo dal legittimo spaesamento che un autore prova nel raccontare un universo che prima non conosceva. Solo così si possono creare modelli e storie non effimeri, capaci di appassionare spettatori tanto diversi sfuggendo alla banalità di una falsa omologazione. Il cinema europeo può vincere in Cina proprio se regala un punto di vista diverso dall’ovvio".
E’ la strada maestra tracciata dal network produttivo sino-europeo Bridging the Dragon che incoraggia e accompagna lo sviluppo di progetti selezionati per il loro potenziale di efficace penetrazione nei diversi mercati. "
Un lavoro" – dice
Cristiano Bortone di Bridging the Dragon –"
che richiede duttilità e tenacia, che obbliga ad azzerare pregiudizi e preconcetti reciproci ma che può effettivamente schiudere le porte al più grande mercato del mondo, oggi potenzialmente aperto al gusto del nuovo"
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Tra i molti aderenti ad una giornata di lavoro conclusa da un efficace lavoro informativo sviluppato dagli esperti di Bridging the Dragon e Doc/it, hanno partecipato numerose realtà cinematografiche cinesi tra cui: D’Hive, Thuder Communication International, Shanghai Film Festival, Road Pictures, Reach Glory Media, Jetavana Entertainment, Tongji University, Nielsen Asia, Sunny Way, Shanghai Film Art Academy, Everbright Limited Fund, Beigin TV Station, Bridging the Dragon, GZDoc, Silk Road Film Festival, A&A.
Le presenze italiane nelle due giornate : Roberto Cicutto (Presidente Cinecittà) Tilde Corsi (R&C), Andrea Occhipinti (Lucky Red), Andrea Purgatori (100autori), Carlo Brancaleoni (Rai Cinema), Fulvio Lucisano (Italian International Film), Gianluca Pignataro (Fandango), Pietro Innocenzi (Globe Films), Cinzia Masotina (100autori), Giuliana Gamba (ANAC), Stefania Ippoliti (Italian Film Commission), Chiara Caselli (Regista), Stefania Casini (Regista), Francesca Solinas (Premio Solinas), Francesco Bonsembiante (Jolefilm).
02/09/2016, 19:20