Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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PRIMA DI LUNEDI’ - On the road senza partire


Diretto da Fabio Cappelli con Vincenzo Salemme, Fabio Trioano, Andrea Di Maria e con Martina Stella e Sandra Milo In sala dal 22 con Koch Media


PRIMA DI LUNEDI’ - On the road senza partire
Il Cast di "Prima di lunedì" di Fabio Cappelli
La consegna di un misterioso uovo di Pasqua innesca una serie di situazioni paradossali che vedono coinvolti un patriottico commerciante d’arte e una serie di personaggi più o meno legati tra loro.

Carlito, Vincenzo Salemme, è un malvivente dall’animo profondo che non si limita a guadagnare illegalmente con l’arte, ma ha imparato ad amarla come ama cultura e valori della sua terra. Queste passioni spesso sfociano in picchi istintivi come esilaranti sfoghi “antieuropeisti” o minacce contro writers privi di gusto estetico.

Marco, Fabio Troiano, aspirante attore insoddisfatto, e Andrea, Andrea Di Maria, trentenne in cerca dell’amore sui social network, sono amici da sempre e finiscono per coinvolgere nella baraonda a poche ore dalle sue nozze anche Penelope, Martina Stella, sorella di Andrea ed ex fidanzata di Marco.

Penelope non è però l’unica figura femminile dell’intricata vicenda: fa la sua comparsa Chanel, Sandra Milo, un’attempata romantica dal contributo (quasi) provvidenziale, ma sicuramente comico nell’intera vicenda.

Come il regista Massimo Cappelli l’ha definito, "Prima di lunedì" è un road movie “abortito”, poiché incentrato su un viaggio continuamente rimandato ma dai finali esiti esistenzialisti. Gli eventi si susseguono con un ritmo decisamente poco continuo considerata l’imminenza e l’importanza che sembra avere situazione, se pur stemperata da una comicità leggera e concreta.

Ad emergere in questo cast eterogeneo ed eccentrico, Vincenzo Salemme, che tiene le fila di un’improvvisazione su cui il film punta molto, e Sandra Milo, dall’inconfondibile femminilità decisamente matura, con cui sembra però giocare con ironia.
Al contrario delle ultime commedie italiane, questa spinge a riconsiderare l’“italianità” che sia un quadro di Leonardo o una carbonara senza panna.


Chiara Di Berardino

16/09/2016, 17:20