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FESTA DI ROMA 11 - Una notte per due


"2Night" di Ivan Silvestrini, presentato ad Alice nella Città in Panorama. La notte di due sconosciuti che trasformano il sesso in amore


FESTA DI ROMA 11 - Una notte per due
Matteo Martari e Matilde Gioli in "2Nigth"
L'idea di chiudere i personaggi in un'automobile, benché non nuova, può essere vincente, ma ciò che deve andare a sopperire alla carenza di spazio e di mezzi, devono essere sceneggiatura, dialoghi e interpreti.

Il film di Ivan Silvestrini comincia con un episodio alquanto improbabile: una, anzi due, donne (tra l'altro molto belle) in discoteca provano a rimorchiare un uomo. Ok, è un film, e dunque può accadere di tutto ma se poi da una semplice notte di sesso si finisce, dopo solo alcune ore, per parlare d'amore, la veridicità del contesto deve essere inattaccabile.

Storia, vicende e dialoghi che diventano fondamentali quando non c'è altro per andare avanti con il film. Roma di notte va bene, ma la banalità degli argomenti affrontati dai due personaggi, che dura per i primi 50 minuti di film, diviene insopportabile anche per il poco peso degli interpreti. O meglio dell'interprete femminile, Matilde Gioli, sempre sopra le righe, a parole e nelle espressioni, e decisamente troppo bella per essere (come lei stessa si autodefinisce), sola. Matteo Martari invece fa della misura l'arma vincente, aiutato da un personaggio rigido e spesso in imbarazzo, che lui riesce ad interpretare con bravura.

Quello che si fa a fatica a capire è come una semplice (e improbabile) storia di sesso, si debba trasformare in amore, dopo appena qualche ora di conoscenza, molte frizioni e senza alcun tipo di approfondimento.

16/10/2016, 17:06

Stefano Amadio