FESTA ROMA 11 - In programma anche "Tu non c'eri"
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Tu non c’eri”, il film breve scritto da Erri De Luca e diretto da Cosimo Damiano Damato con protagonisti Piero Pelù e Brenno Placido con la partecipazione di Bianca Guaccero e la fotografia di Blasco Giurato, è fra gli eventi collaterali nell'ambito della
Festa del Cinema di Roma.
Il film, alla presenza del cast, sarà presentato alla stampa
martedi 18 ottobre alle 18 allo Spazio Roma Lazio Film Commission, nell’Auditorium “Arte” del Parco della Musica con l’intervento introduttivo di Steve Della Casa. Per l’occasione Francesca Piggianelli, direttore del “Premio RomaVideoClip” annuncerà l’attribuzione del riconoscimento “ Il Cinema incontra la musica” a Piero Pelù che oltre ad interpretare il ruolo di “Brado” ha firmato la colonna sonora del corto d’autore con Premiazione che avverrà
il 13 dicembre alla CASA DEL CINEMA di Roma.
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Tu non c’eri” è prodotto da Fanfara Entertainment in collaborazione con Oh,PEN Italia e Cornucuore produzioni con il sostegno di Apulia Film Commission ed il supporto di CaneCane e Clandestino Produzioni. Il film sarà disponibile in libreria a dicembre in un cofanetto per Compagnia Editoriale Aliberti - interverrà il direttore editoriale Cinzia Giorgio. La colonna sonora originale del film è di Piero Pelù. “Tu non c’eri” O.S.T è presente nella versione vinile del disco dei Litfiba “ Eutòpia” in uscita l’11 novembre.
Dal soggetto di Erri De Luca: “ Due uomini, due generazioni, padre e figlio: si sono mancati. Il padre è stato a lungo in prigione per aver fatto parte di una banda armata negli anni '80, il figlio è cresciuto senza di lui. Un giorno il figlio decide di salire a un rifugio di montagna. Vuole raggiungere una cima che il padre frequentava, uscito di prigione. Sapeva scalare, il figlio no, ma vuole lo stesso fare questa specie di pellegrinaggio. Complice è la grande concentrazione della scalata, il vuoto intorno, il vento, lo sbaraglio. Rimprovera al padre l'assenza, la mancanza. Se lo immagina accanto. Si svolge tra loro un dialogo fitto, intenso come riescono a esserlo quelli immaginati. Sulla cima raggiunta insieme, si svolge un definitivo congedo e una consegna”.
Così racconta Piero Pelù quest’esperienza artistica: “un figlio e l’ombra di suo padre che si sono visti pochissimo e non si sono mai conosciuti né parlati. L’assenza, la mancanza, Il vuoto, la vertigine, la voglia di stare con i piedi e l’anima tra cielo e terra. Un incontro cercato e inesorabile, un percorso aspro, verticale ed interiore che come Brado affronto con voce immateriale ma densa di significati grazie a De Luca e Damato. Un viaggio nella mente che come Piero ho tradotto in una musica aerea ed estremamente psichedelica”. Teatro del film è un’insolita e segreta location del parco nazionale dell’alta murgia pugliese: “…c’è quella sorta di magia del Sud che – spiega Damato - grazie alla fisicità della roccia, fa incontrare un padre ed un figlio, in un dialogo onirico, un dialogo spietato, un dialogo poetico, un dialogo civile che fa riflettere su quanto sia importante la presenza di un padre ed il dolore che ne provoca una assenza. Ma è soprattutto una storia di libertà e di chi la difende e combatte con purezza , un film che dedico con commozione a Dario Fo”.
17/10/2016, 09:26