Si scrive Bulgaria, Croazia, Serbia, Cina o Tunisia, ma si legge comunque Italia. Perchè se nel Paese che decidi di abitare, hai la forza di costruire un progetto di vita forte, capace di darti dignità e di soddisfarti come essere umano, allora quel luogo puoi davvero riconoscerlo come casa tua.
E' quello che accade alle protagoniste di "
Strane Straniere" di Elisa Amoruso, cinque donne che per ragioni differenti hanno abbandonato la propria terra alla ricerca di un futuro più dignitoso.
In fuga da una storia d'amore naufragata o da una delusione lavorativa, Fzn Xia, Ana, Ljuba, Radoslava e Sihem condividono un forte spirito di emancipazione e la voglia di sorprendere e di sorprendersi nelle piccole difficoltà della vita quotidiana.
La Amoruso entra in punta di piedi nella sfera più privata ed emotiva di ognuna di loro, raccontando con tatto e un po di sano orgoglio delle belle storie di riscatto sociale, di chi oggi si trova a gestire un importante ristorante o una galleria d'arte nel cuore di Roma.
In barba a chi continua a credere che il destino per una donna straniera in Italia sia segnato, e possa prevedere solo lavori umili.
22/10/2016, 07:53
Antonio Capellupo