TRIESTE SCIENCE+FICTION XVI - I Tre Allegri Ragazzi
Morti in concorto la Note di Halloween
Sarà il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti ad aprire la sedicesima edizione di
Trieste Science+Fiction Festival, lunedì 31 ottobre, nella cornice del Teatro Miela, nel cuore di Trieste.
Una Notte di Halloween inedita, grazie ad una Band nata più di vent’anni fa a Pordenone, punta di diamante della scena indipendente nazionale. Grande occasione per riportarla a Trieste, dopo l’uscita di “Inumani”, ottavo disco in studio che segna la fine di una trilogia iniziata con gli album “Primitivi del futuro” e “Nel giardino dei fantasmi”. Inumani ha in sé tutti gli aspetti dell’eclettica attitudine musicale dei tre componenti della Band, dal rock al reggae passando per il folk di un’etnia immaginaria che ha caratterizzato il sound del gruppo negli ultimi anni. Inumani raccoglie undici nuove canzoni che vanno ad arricchire l’immaginario fantastico del trio mascherato. Spesso narrato al femminile, Inumani ha a che fare con i nostri sogni, con le nostre ambizioni, con le nostre ferite esorcizzate dalla forza della musica. Alternando inni e ballate, Inumani si lega a doppio filo al mondo dei fumetti: il titolo stesso è un omaggio all’epica americana dei supereroi nell’invenzione più visionaria del grande Jack Kirby. “
Questo è un momento di passaggio: la tecnologia ci sta trasformando. Non siamo più umani. Non come lo eravamo”.
E quest’anno, Davide Toffolo, cantante dei Tre Allegri Ragazzi Morti, è anche il creatore dell’immagine ufficiale del festival. Il poster ufficiale della 16a edizione di Trieste Science+Fiction Festival è stato infatti ideato e disegnato da Davide Toffolo, che ha scelto l’immagine di due creature aliene che si guardano, faccia a faccia. Davide Toffolo, co-fondatore e voce della band Tre Allegri Ragazzi Morti, è uno degli autori più rappresentativi della scena fumettistica italiana. Tra i suoi romanzi a fumetti, sono da ricordare: Carnera, Pasolini, Il Re Bianco, Très! e Graphic Novel Is Dead. Racconta Toffolo: “
La fantascienza serve a ragionare sull'oggi mostrando un ipotetico futuro e “futuro” resta, contro ogni oscena attualità, la parola più bella”.
29/10/2016, 12:19