TFF34 - "Sedicenni in un collegio alla Overlook Hotel"
Andrea De Sica, insieme ai suoi co-protagonisti
Vincenzo Crea e Ludovico Succio, ha presentato a Torino, dov'è l'unico italiano nel concorso internazionale, il suo lungometraggio d'esordio nella fiction, "
I figli della notte".
"L'idea del film - ha spiegato - è nata da un mio passato in collegio, e dalla voglia di raccontare un qualcosa che oggi, nel 2016, trovo molto anacronistico. Al tempo stesso è un mondo pochissimo raccontato, nel cinema italiano odierno, e volevo mostrare come nasce e viene educata la futura classe dirigenziale. Ha preso poi una piega al confine tra film sugli adolescenti e film di genere. Volevamo raccontare una scuola come fosse l'Overlook Hotel, l'ispirazione è evidente".
"Del resto - ha proseguito De Sica, figlio di Manuel e nipote di Vittorio - sono un assatanato di cinema fin da piccolo, sono cresciuto divorando film e tv, anche perché figlio di cineasti. Sono tante le ispirazioni che ho messo nel film, da Lynch a Tati, a "Nel nome del padre" di Bellocchio".
"Quello che volevo raccontare è la storia di un ragazzo apparentemente normale ma potenzialmente pericoloso, che domani sarà al comando della nostra società. Da mio nonno spero di aver preso la sua capacità e la voglia di raccontare i ragazzi, nel suo caso soprattutto i bambini".
Presenti all'incontro stampa anche i due co-protagonisti, scelti dopo oltre mille provini per la loro caparbietà nell'ottenere la parte. "Quando ho parlato con Andrea di Giulio, il mio personaggio - ha detto Vincenzo Crea - gli ho chiesto cosa volesse che il pubblico provasse per lui, odio o amore. Nessuno dei due, mi ha risposto: ho capito che non dovevo giudicarlo, ma solo mostrare le sue motivazioni, cercare di creare una sorta di empatia".
"Sono personaggi ingiudicabili", ha aggiunto
Ludovico Succio. "Siamo stati oltre due mesi nell'hotel in cui è ambientato il film, senza spostarci. Un'esperienza decisamente particolare".
L'ultima parola ancora al regista, autore anche delle musiche. "La storia è strana: avrebbe dovuto farle mio padre, ma purtroppo è morto prima di poterla realizzare. Ero un po' di geloso di questo ruolo, non riuscivo ad affidarlo ad altri e allora ho deciso di imparare a farlo io. Ho studiato, iniziando a fare qualche prova. Mi è piaciuto molto montare componendo, al punto che ho aperto uno studio per continuare a fare musica!".
Il film è prodotto da Vivo Film e verrà distribuito nel 2017.
22/11/2016, 12:53
Carlo Griseri