Fondazione Fare Cinema
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FESTIVAL DELLA CINEGUSTOLOGIA - A gennaio in Irpinia


A Trevico, Vallesaccarda e Zugnoli dal 5 all'8 gennaio il festival dedicato al cibo in relazione alla cultura e al cinema. Dedicato a Ettore Scola


FESTIVAL DELLA CINEGUSTOLOGIA - A gennaio in Irpinia
Gli studi universitari più recenti ed avanzati in materia di turismo e le statistiche più aggiornate sui flussi turistici dimostrano in modo inequivocabile che oggi il turista si sposta quasi esclusivamente in quei territori che riescono a stimolarlo con un’offerta turistica integrata che metta insieme diversi valori aggiunti: quello culturale, quello esperienziale, quello enogastronomico, e quello del ben-essere in senso ampio.

Da questo punto di vista la Cinegustologia, una ‘nuova arte’, di recentissima scoperta, ma già di fama internazionale comprovata, rappresenta un grande propulsore di esperienze turistiche integrate in grado di attirare sul territorio irpino i numerosi turisti italiani ed internazionali attratti dall’affascinante fusione di cinema e cibo, che avviene in un territorio nel quale poter scoprire il fascino di antichi borghi finora poco conosciuti dal grande pubblico e nel contempo vivere un’esperienza di ben-essere decisamente green.

In particolare nella terra natale di Ettore Scola, ed in special modo nell’anno della sua quanto mai compianta scomparsa, la Cinegustologia può essere uno strumento nuovo per attirare numerosi visitatori, anche internazionali, incuriositi dalla possibilità di abbinare due grandi passioni: il cinema e il cibo.

Il Festival nasce, perciò, anche e soprattutto dalla volontà di celebrare il più illustre cittadino trevicano, Ettore Scola, proprio nell’anno della sua scomparsa, con una proposta che sia in grado di ricostruire il legame del regista col suo paese di nascita, il retroterra biografico, culturale, paesaggistico e la conseguenziale ispirazione cinematografica.

Grazie al cinema molti piccoli territori sono arrivati alla ribalta nazionale, ed internazionale, immortalati dalle immagini dei film girati in loco o dalla carica cinematografica evocativa dei loro luoghi (si pensi al grande fascino evocativo che riscontra Trevico nell’immaginario collettivo nazionale relativo alle grandi emigrazioni dei meridionali verso le fabbriche del Nord raccontare nel celebre film del 1973 di Ettore Scola “Trevico-Torino – Viaggio nel Fiat-Nam”), che sono poi migliorati in termini economici, occupazionali oltre che per il ritorno di immagine e di notorietà.

Promuovere il cinema significa per il territorio offrire opportunità di conoscenza genuina, veicolare immagini che offrono spaccati di vita reale, messaggi che scavalcano pregiudizi e stereotipi di cui è infarcita la comunicazione con cui i media raccontano i territori soprattutto meridionali.

Il complesso di iniziative del Festival intendono offrire uno “spaccato” delle tradizioni e della cultura irpina, attraverso l’offerta di esperienze fortemente coinvolgenti, che vadano oltre la mera fruizione degli eventi. Basti pensare alle numerose tipicità locali dell’enogastronomia.

I Comuni interessati dagli eventi appartengono alla DOP dell’olio d’oliva Ravece “Irpinia Colline dell’Ufita” ed hanno numerosi prodotti con certificazioni di qualità di prodotti agricoli. La castagna, la patata ed il prosciutto di Trevico, l’Aglio ed il pomodorino dell’Ufita, hanno ottenuto l’inserimento nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali e molti altri sono in fase di riconoscimento. Tutti questi prodotti agricoli, che formano la grande offerta della biodiversità del territorio interessato dal progetto, assieme a tanti altri, saranno valorizzati e promossi attraverso le diverse azioni previste all’interno del programma degli eventi.

25/11/2016, 19:01

Natalia Giunti