Note di regia di "Natale a Londra – Dio Salvi la Regina"
Tra i tre film che ho realizzato per la Filmauro, NATALE A LONDRA – DIO SALVI LA REGINA è sicuramente la sfida più ambiziosa ed intrigante che, in qualche maniera, rinnova la formula del film di Natale, portandola ad un livello superiore. Questa volta ho cercato di fare tesoro dell'esperienza di UN NATALE STUPEFACENTE e di NATALE COL BOSS, e ho tentato di estrarne una sintesi. Il primo era più comico e familiare, il secondo era una commedia d'azione a tinte leggermente noir. Questa volta, contando su un cast di attori straordinari, ho cercato di mettere insieme tutti questi elementi e di tirar fuori una storia ricca di tante contaminazioni pop, amorose e avventurose. In NATALE A LONDRA – DIO SALVI LA REGINA, infatti, ci sono personaggi con storie delineate, rapporti padre figlio, storie d'amore, gelosie, azione, un furto realizzato con destrezza, cani, colombe, maghi, regine e chi più ne ha più ne metta. Il mio desiderio era di offrire al nostro pubblico un film veramente popolare, da guardare tutto d’un fiato, senza rinunciare a risate ed emozioni. Una delle sfide più stimolanti, quando lavori con un gruppo di attori e comici di questo livello, è riuscire ad amalgamare stili e caratteristiche diverse, impastandole tutte all'interno dello stesso piatto. Credo che tutti gli interpreti abbiano dato vita a una bella commedia all'italiana, quella che amiamo da sempre e con cui siamo cresciuti. Un manipolo di incapaci si infila in un’impresa improbabile, quasi surreale: “espugnare” Buckingham Palace, il cuore dell'Inghilterra imperiale, allo scopo di rapire con destrezza i corgies, i preziosissimi cani della Regina. E quindi baci, fughe, botte da orbi, spari, figuracce, malintesi, effetti speciali. Mi sono molto divertito e penso di poter parlare a nome di tutti i miei collaboratori e degli attori coinvolti: spero che l’allegria e l’amore per il nostro lavoro traspaiano dallo schermo e arrivino dritti al cuore degli spettatori, per regalare un sorriso e far divertire con intelligenza.
Volfango De Biasi