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SOTTO18 2016 - Il programma di lunedì 5 dicembre


SOTTO18 2016 - Il programma di lunedì 5 dicembre
Apertura di giornata dedicata al western a Sottodiciotto & Campus. In collaborazione con il DAMS – Università degli studi di Torino, il Festival organizza l’incontro, curato da Matteo Pollone, “Fra la via Emilia e il West - Il western nel fumetto italiano” (alle 16, al Circolo dei lettori) cui partecipano alcuni tra i più noti autori e disegnatori nostrani che nella loro opera si sono ispirati al genere americano per eccellenza: Paolo Eleuteri Serpieri (“Storie del Far-West”), Gianfranco Manfredi (“Magico Vento”), Giorgio Pedrazzi (“Mortimer”), Giovanni Ticci (“Tex”). Conduce il critico fumettistico Luca Boschi.
Un duplice appuntamento pomeridiano è poi dedicato a Dylan Dog, in parallelo alla mostra allestita, fino al 13 dicembre, in omaggio ai 30 anni dell’Indagatore dell’Incubo, alla Pinacoteca Albertina. Procede, infatti, con la seconda tappa, la maratona dei fan film di Dylan Dog (ore 16, Cinema Romano 3), che nel corso del Festival presenta tutti i film non ufficiali realizzati per il web dagli appassionati cultori della serie. L’incontro “Dylan nel Simulmondo – Storia pionieristica di un videogame” (alle 17, all’Auditorium del Laboratorio Multimediale Guido Quazza, Palazzo Nuovo) sarà l’occasione per incontrare gli sviluppatori dell’unica serie di videogiochi ispirata all’eroe bonelliano, realizzata all’inizio degli anni Novanta. Quell’esperienza, mai più ripetuta, verrà raccontata attraverso la testimonianza dei protagonisti di allora e l’esibizione di rari documenti originali (schizzi, layout, registri di programmazione), che ricostruiscono un’epoca pionieristica per il personaggio e per la software house Simulmondo. Interverranno i programmatori Giorgio Perlini e Ivan Venturi e Riccardo Fassone (Università di Torino).

Si ritorna al western, non nel fumetto ma nel cinema, con uno dei maestri italiani del genere, Enzo G. Castellari, ospite del Festival. Il regista di Vado… l’ammazzo e torno, di Jonathan degli orsi e di altri indimenticabili spaghetti western sarà alle 18, al Circolo dei lettori, per presentare la sua autobiografia fresca di stampa, “Il bianco spara!” (Bloodbuster Edizioni). All’incontro, condotto da Steve Della Casa, parteciperà Luca Beatrice, critico d’arte e presidente del Circolo dei Lettori. A seguire, aperitivo a tema spaghetti western. Sottodiciotto & Campus renderà poi omaggio in serata al regista con la proiezione (alle 21, al Cinema Romano 3) di Keoma, il film più amato dallo stesso Castellari tra i tanti spaghetti western realizzati nella prima parte della lunga e intensa carriera che l’ha consacrato autore di culto per più generazioni di cinefili, oltre che fonte diretta di ispirazione per colleghi del calibro di Tarantino.

Alle 19, al Cinema Centrale, il Festival presentala première di Toni Erdmann, vincitore del Lux Film Prize e candidato nella longlist dei prossimi Oscar in rappresentanza della Germania. Vivace ed eccentrica commedia, il film, diretto da Maren Ade, affronta il tema dei rapporti non facili tra generazioni attraverso la storia di Winfried, farfallone âgé con l’insopprimibile vizio dello scherzo, che, per riconquistare la figlia, business woman fredda e poco propensa a riaccoglierlo tra i suoi affetti, si traveste con parrucca e dentiera e irrompe nella sua esistenza incolore come improvvisato life coach.
Alle 20 (al Cinema Romano 3), l’appuntamento conclusivo della rassegna d’animazione dedicata agli 80 anni della Sojuzmul’tfil'm è con un film storico degli studios moscoviti, Il Racconto dello Zar Saltan (1943), capolavoro degli anni della guerra tratto dalla celebre fiaba in versi di Puškin, in cui Valentina e Zinaida Brumberg, le sorelle esemplari pioniere della grande casa di produzione russa, uniscono l’insegnamento disneyano a una ricerca stilistica originale.
Sempre alle 20.00 (al Cinema Romano 2), il Festival dedica un appuntamento speciale a Superottimisti, il progetto di recupero della memoria promosso su base regionale dall'Associazione Museo Nazionale del Cinema che si occupa della raccolta di filmati amatoriali in formato ridotto 8 mm, super8, 9,5 mm e 16 mm, della loro catalogazione, archiviazione e diffusione. Una sonorizzazione live, eseguita da un'orchestra rock composta da giovani musicisti, studenti tra gli 8 e i 18 anni della scuola The House of Rock, accompagnerà dal vivo la proiezione di una selezione dei materiali recuperati tra giugno e settembre 2016, tra i cineamatori del Centro e Crocetta di Torino che hanno aderito al progetto “Memoria storica audiovisiva della Circoscrizione 1”. Le immagini ritrovate sono l’occasione per rivedere la Torino dei tempi andati, dagli anni 50 fino agli 80: sfilate in via Roma, il Natale sotto i portici, feste di compleanno, matrimoni, momenti allo zoo, skyline della città, passeggiate e momenti di vita quotidiana. Alla serata interverranno Roberto Bovolenta, coordinatore di The House of Rock, Giulio Pedretti e Giulia Carbonero dell’Associazione Superottimisti, Vittorio Sclaverani dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema.

La serata, per gli spettatori crossmediali del Festival, è dominata dalla rappresentazione di “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita”, il racconto teatrale tratto dal libro omonimo di Alessandro D’Avenia in scena al Teatro Colosseo (ore 21), con la regia di Gabriele Vacis e il disegno illuminotecnico e sonoro di Roberto Tarasco. L’evento, presentato da Mondadori e Mismaonda, in collaborazione, a Torino, con Sottodiciotto & Campus e il Circolo dei lettori, vedrà protagonista lo stesso insegnante, scrittore e sceneggiatore già tanto apprezzato dal pubblico dei giovanissimi per il precedente romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue ‒ diventato anche un film di successo realizzato a Torino ‒ e ora impegnato a trasformare un teatro in una classe senza muri, a cielo aperto, perché chiunque partecipi, a qualsiasi età, con l’accompagnamento di parola, musica, immagini e lettura dei capolavori leopardiani, alla scoperta o alla ri-scoperta di un poeta moderno che diventò tale “proprio perché seppe trasformare la sua fragilità in canto”.

Al cinema (Romano 2) la serata prosegue invece con due prèmiere. Alle ore 21.30 viene proposto La grande fabbrica della guerra. Viaggio nel tempo attraverso immaginazione, memoria e materiali d’archivio, il film vede protagonisti alcuni studenti dell'Istituto Avogadro che scoprono nei sotterranei della scuola una strana macchina in grado di essere riattivata dopo 100 anni e di trasportare alcuni soldati della prima guerra mondiale ai giorni nostri, offrendo l’occasione di raccontare ai ragazzi di oggi la realtà delle trincee e dell’industria bellica. Alla proiezione interverrà il regista Alessandro Rota.

A seguire, alle 22.30, Under the Shadow di Babak Anvari, ambientato durante il conflitto Iran-Iraq, in cui, nella Teheran sotto le bombe, una giovane madre e la figlioletta si rifiutano di sfollare e rimangono nella loro casa, che comincia via via a infestarsi di presenze inquietanti. Folgorante ghost story mediorientale che sceglie come co-protagonisti i jinn, i geni maligni diffusi nella tradizione favolistica iraniana, per un’allegoria sugli effetti perversi della paura indotta dalla guerra e dagli sconvolgimenti politici, il film è stato presentato in anteprima mondiale al Sundance Film Festival 2016.

Tutti gli appuntamenti e le proiezioni del Festival sono a ingresso gratuito.

04/12/2016, 12:40