MONS 2017 - Una nuova edizione del festival sull'amore
Dal 10 al 17 febbraio
Mons, storica cittadina belga a 65 chilometri da Bruxelles, celebra l’amore al cinema con il
Festival international du film d’amour, giunto alla 33. Edizione.
Fino ad una decina di anni fa i festival di questo tipo erano due: Verona e Mons. Quello della città di Giulietta e Romeo malauguratamente ha cessato la sua attività, ed ora resta solo Mons. La kermesse dell’amore della settima arte si tiene a febbraio e San Valentino, che si festeggia il 14 febbraio in tutto il mondo, c’è in pieno dentro. Seguo il Festival da 25 anni e devo dire che la manifestazione cinematografica, apprezzata da addetti ai lavori, cinefili e pubblico ordinario, è in continua evoluzione logistica e di programmazione costituendo un notevole polo di attrazione per gli amanti del buon cinema. Nella riuscita 32. edizione gli spettatori superarono le 25mila unità.
“Quest’anno, dice
André Ceuterick, Délégué Général del Festival e uno dei suoi creatori, si spera superare questa cifra. Le premesse ci sono in quanto il programma ricco variato offre film per ogni tipo di spettatore. Il Festival di Mons non è solo cinema, ma serate conviviali internazionali con folkore del paese organizzativo, pomeriggi per le associazioni della terza età e proiezioni didattiche per bambini. Tra il centinaio dei film proposti
Sette giorni del regista italo-svizzero Roberto Colla nella sezione Cinémas du Monde.
Il cartellone, tra lunghi e corti, presenta un centinaio di film. Il
Concorso internazionale con i suoi 11 lungometraggi, provenienti in gran parte dall’ Europa ma anche da Asia e Africa, è il piatto forte della manifestazione. Tra gli undici lungometraggi in competizione anche due di cinematografie a noi vicine: l’Italia e la Svizzera.
La vita Possibile di Ivano De Matteo, già acclamato nel 2014 con
I nostri ragazzi. Il lungometraggio filma con partecipazione e realismo Anna e suo figlio Valerio e il loro desiderio, la loro determinazione di rifarsi una vita, quella che l’uomo che doveva amarli ha distrutto rendendoli infelici.
Marija di Michael Koch, coproduzione Germania- Svizzera, è invece l’odissea di una giovane ucraina emigrata a Dortmund determinata ad aprire il suo salone di parrucchiera anche a costo di sacrificare la sua integralità. Film duro e sconvolgente su alcuni aspetti della vita degli emigranti anche in un paese tollerante come la Germania.
Ben sei le altre sezioni nelle quali vengono presentati film di provenienza mondiale che hanno come tema l’amore. In Cinémas du Monde, insieme ad altri 19 film vi è anche la coinvolgente commedia romantica
Sette giorni del regista italo-svizzero Roberto Colla. In un setting incantevole di una piccola isola a largo di Trapani (Sicilia), Ivan ( Bruno Todeschini) e Chiara (Alessia Barella), vivono un’intensa storia d’amore. L’Italia, come ogni anno, ha un suo panorama di sei lungometraggi attuali di spiccato valore cinematografico.
Il gala d’apertura, al Théâtre Royal di Mons, è affidato a
Monsieur & Madame Adelman di Nicolas Bedos, odissea di 45 anni di vita matrimoniale di Sarah e Victor. Quello di chiusura invece a Un profil pour deux (Flora63) serie di incontri e amori virtuali su internet e reali nel quotidiano.
03/02/2017, 10:11
Augusto Orsi