A CASA MIA - Intervista a Mario Piredda
Dopo una sola partecipazione a festival (a Corto Dorico 2016, in cui vinse ben cinque premi), un po' a sorpresa il cortometraggio
"A Casa Mia" di Mario Piredda ha vinto il David di Donatello 2017 della categoria. È la storia di due anziani, rimasti i soli abitanti di un piccolo paese di pescatori ormai spopolato, che vivono nella speranza che l’inverno non finisca. Abbiamo intervistato il regista.
Come è nato il progetto?
Tutto è partito da un soggetto che avevo scritto qualche anno fa, che insieme a
Ivan Olgiati di Articolture abbiamo portato avanti, e che ho poi riscritto con
Giovanni Galavotti. Abbiamo vinto un bando della Regione Sardegna e poi uno del Ministero. Le riprese sono state fatte in Sardegna nel 2016, in due tranche, una in inverno e una in estate.
Come è nata la storia?
I soggetti nascono da idee che vengono, come le canzoni per i cantanti. Cerco di raccontare cose che conosco, in questo caso un piccolo paesino sul mare, volevo raccontare la solitudine degli anziani e il disagio delle nuove generazioni. Abbiamo girato a Vignola, in Gallura, una trentina di chilometri da dove sono cresciuto, a Badesi.
Abbiamo fatto parecchi casting, a un certo punto ho deciso che volevo
Giusi Merli, attrice straordinaria. L'ho provinata e convinta (non era sicura di riuscire a recitare in sardo!), abbiamo fatto prove e ottenuto il giusto risultato. L'altro protagonista è un mio zio, l'ho convinto perché avevo la certezza che fosse la faccia giusta e la persona adatta. Mi piaceva provarmi con questo mix, anche linguistico, lui è un grande esperto di sardo.
Il percorso festivaliero è stato molto breve prima dei David.
La prima del corto è stata a Corto Dorico, a dicembre. Abbiamo pensato a lungo se esordire nel 2016 o attendere il 2017, poi abbiamo scelto la prima opzione. Sono legato al festival di Ancona, avevo già vinto lì in precedenza e mi piace il clima che si respira in quei giorni.
Il lavoro non è entrato direttamente in finale ma in una sorta di semifinale, ma il pubblico lo ha votato e fatto passare in finale. Poi ha vinto cinque premi ed è stato mandato ai David, tutto è successo molto rapidamente.
È stata una notizia inaspettata, non riesco mai a capire del tutto i miei lavori, specie quando sono appena sfornati.
E ora che strada farà "A Casa Mia"?
Ora la distribuzione la sta curando
Adam Selo di eleNfant, ha le sue strategie e mi affido a lui. Probabilmente qualcosa cambierà ora, dobbiamo ancora capire e decidere, non sempre un successo così importante può agevolare la strada, speriamo.
Progetti futuri?
Sto lavorando a una produzione europea, sempre con eleNfant, la realizzazione di 6 corti di fiction con soggetto la migrazione che gireremo in 6 città europee diverse, Bologna, Siviglia, Amburgo, Riga, Tolosa e Lisbona. Sono anche il regista di quello bolognese, poi ci sposteremo a Siviglia.
Sto scrivendo anche un lungo, sempre con Articolture e con Galavotti, faremo lo sviluppo in Sardegna e gireremo metà qui e metà in Francia, siamo in fase di sceneggiatura. Si intitolerà "
L'Agnello".
01/03/2017, 10:52
Carlo Griseri