IL PADRE D'ITALIA - Da nord a sud con l'anima irrequieta
Due personaggi in cerca della vita.
Fabio Mollo torna a parlare di disagio sessuale e sociale accostando le esistenze di Paolo,
Luca Marinelli, omosessuale torinese in piena crisi amorosa e di Mia,
Isabella Ragonese cantante, sbandata, calabrese e incinta.
Due creature insicure e sempre apparentemente fuori posto che si trovano per caso e intraprendono un viaggio attraverso l’Italia alla ricerca di genitori e famiglia.
Insieme vanno da T
orino a Reggio Calabria dove la famiglia di Mia, attaccata alla tradizione, sembra per niente felice di rivederla, così con i capelli rosa e in attesa di una bambina. Paolo torna insieme a lei nell’orfanotrofio dove è cresciuto ritrovando sempre con il ricordo della madre che lì lo aveva lasciato.
Il Padre d’Italia racconta due storie semplici e probabili con grande tenerezza, soffermandosi esclusivamente sui due personaggi principali e lasciando spesso le battute degli altri fuori campo. Solo
Anna Ferruzzo, nel ruolo della madre di Mia, riesce a ritagliarsi il suo spazio con forza e con la solita abilità.
Qualche lentezza, qualche fissità accompagnano la regia di
Fabio Mollo sull’unica rotaia che percorre il paese da nord a sud, mettendo in luce che le difficoltà delle persone prescindono dai luoghi.
03/03/2017, 09:40
Stefano Amadio