PINO DANIELE - "Il Tempo Resterà" come le sue canzoni
Tre giorni per ricordare Pino. Un documentario, un racconto di una vita dedicata alla musica e alla sua Napoli, ma forse non del tutto. Sì, perché
Pino Daniele con le sue canzoni riuscì ad andare oltre la napoletanità, superando suoni, immagini e generi da sempre associati all’idea della città.
Pino Daniele ha usato il dialetto, il suo dialetto, i suoi ricordi e le sue esperienze per creare una musica assoluta che lentamente si è allargata in Italia e poi nel mondo. I suoi pezzi, malgrado lo sembrino, non sono affatto napoletani, completamente scollegati da una realtà talmente radicata da apparire piccola e provinciale. Daniele piaceva dappertutto, ma riusciva a non esser riconosciuto come un cantante napoletano, carico di talento ma senza quella retorica che spesso stanca; no lui era collegato alla musica assoluta, legata alla città ma slacciata dalle abitudini e dai luoghi comuni. Esattamente come altri grandi cantautori della sua epoca,
Vasco Rossi, Francesco De Gregori, Franco Battiato, Pino Daniele e la sua musica non possono essere collegati a un luogo.
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Pino Daniele, Il tempo resterà" di
Giorgio Verdelli è un documentario ricco di immagini e interviste, ma anche di brani musicali che si alternano ai racconti di amici e conoscenti. Emozionanti i momenti con
Eric Clapton e il commento, brevissimo ma geniale e sincero, di
Vasco Rossi. Un po’ di agiografia non può essere evitata e il ricordo di Daniele non si scollega dalle sue canzoni, sempre grandi e attuali.
Il film rimarrà in sala con Nexo Digital solo il 20-21-22 marzo.
15/03/2017, 09:00
Stefano Amadio