Note di regia di "Moda Mia"
Quando ho scritto la sceneggiatura di questo film, durante un' estate in Sardegna, il fine
primo era di trasmettere sia la bellezza e la cultura Sarda, sia la passione di un semplice
ragazzo della provincia per un mondo apparentemente lontano da sé, il mondo della
MODA appunto.
Mostrare le bellezze delle sue creazioni innovative che nascono da materiali di riciclo, trasformati in “moda da indossare”, mi ha indotto a mettere in risalto, da un lato il suo carattere in un certo senso dimesso nel rapportarsi con il padre e forte nell'inseguire i suoi sogni, dall'altro la delicata situazione familiare e la sua vicenda umana. MODA MIA ha goduto di una particolare intensità ed urgenza creativa ed è stato scritto prodotto e girato in 4 mesi.
La figura del padre, che potrebbe sembrare anacronistica, rivela tratti particolari che connotano un individuo rozzo ma nello stesso tempo fiero, nato in ambiente duro e ostile, privato dell'affetto e di una minima forma di educazione fin da piccolo, vittima di forti passioni che sfociano in vizi ma con il desiderio profondo, anche se grettamente espresso, di tramandare la tradizione familiare. Forse Antonio è l'antieroe per antonomasia, forte nel perseguire ciò che egli è in realtà, senza filtri o maschere e proprio per questa sua natura l'ideale contrapposizione a Giovanni, al suo mondo e ai suoi sogni.
Il film trova come sfondo i paesaggi naturali, quasi allo stato brado, i pascoli, le pecore le tradizioni e il folklore di gente all'apparenza semplice ma in realtà molto ambiziosa. E sicuramente occhi tanto abituati alla bellezza non potevano non tramutarsi in talento, desiderio di emergere e quasi bramosia di creare e vestire bellezza generando quel potente contrasto tra le sfavillanti passerelle di moda e le spiagge incontaminate del mare sardo.
Un progetto ambizioso forse, ma perseguito con tenacia e passione, lavoro e dedizione supportato da una troupe entusiasta in ogni momento e... tutta Sarda. Sono grato anche alla popolare showgirl Melissa Satta, autoctona doc, così innamorata della propria terra da voler legare il suo nome ad un progetto che non ne esalta solo la bellezza dei luoghi ma la determinazione e il coraggio delle persone. Le persone che fanno la differenza e che con l'entusiasmo possono dare contorno ai sogni. Una storia ricca di contrasti, contraddizioni, una storia di bellezza e crudeltà, una storia vera, un personale omaggio e ricordo a quella splendida estate in Sardegna.
Marco Pollini