A Firenze una Primavera di Cinema Orientale
Il cinema La Compagnia, Casa del Cinema della Toscana, accoglierà per la prima volta la rassegna di festival che guardano ad Oriente,
Primavera di Cinema Orientale, VI edizione. In programma, come di consueto, tre iniziative cinematografiche molto attese nel panorama culturale toscano:
Florence Korea Film Fest, diretto da Riccardo Gelli per l'Associazione Taegukgi – Toscana Korea Association (23 – 31 marzo), che porterà nel capoluogo toscano una selezione della migliore cinematografia sudcoreana; il festival
Middle East Now, diretto da Lisa Chiari e Roberto Ruta per l’associazione culturale Map of Creation (4 – 9 aprile), che creerà un ponte con le culture dei paesi mediorientali; il
Dragon Film Festival, anche questo diretto da Riccardo Gelli, per Florence EurAsia Association (Firenze, 19 – 23 aprile, Prato 18 – 23 aprile), dedicato a cinema cinese, proveniente sia dalla Cina continentale che da Hong Kong, e che farà tappa a Firenze e Prato, città che da molti anni ospita una delle principali comunità cinesi in Italia e in Europa.
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La Primavera di Cinema Orientale, la cui sesta edizione sta per svolgersi a La Compagnia, continua a far conoscere da vicino, al pubblico toscano, culture, modi di vita e tradizioni di paesi lontani" - afferma
Monica Barni, Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Toscana. "
Sarà pertanto un'occasione preziosa non solo per conoscere cinematografie altre, ma anche per realizzare un ponte interculturale con i paesi coinvolti. La rassegna costituisce un'asse portante della programmazione della nuova Casa del Cinema, volta alla promozione dei festival internazionali e delle espressioni più alte della produzione cinematografica”.
Florence Korea Film Festival
Si comincia il 23 marzo, con il
Florence Korea Film Fest. Quest’anno la kermesse dedicata alla cinematografia sudcoreana festeggia la sua quindicesima edizione con cartellone di film ancora più ricco di proposte: 43 titoli tra corti e lungometraggi premiati nei festival tutto il mondo e la presenza di vari ospiti, tra cui spicca il nome del regista-culto Park Chan-wook, che sarà a Firenze per presentare la prima italiana del suo ultimo film The Handmaiden e tenere una lezione di cinema aperta al pubblico. In programma anche una retrospettiva di 13 titoli a lui dedicata. Tra le novità il focus K Woman, sulla figura della donna nel cinema di Corea, con opere che spazieranno dal documentario fino al thriller, una selezione delle più originali pellicole horror dell’ultimo anno, una sezione dedicata ai grandi nomi del cinema coreano, con film campioni d’incassi in patria, e uno spazio riservato ai lavori di giovani e promettenti registi indipendenti, senza dimenticare l’animazione.
Tra i titoli, da segnalare The Age of Shadows, sontuoso action thriller selezionato per rappresentare la Corea del Sud agli Oscar 2017 che sarà proiettato in prima italiana alla presenza del pluripremiato regista Kim Jee-woon; The Net, l’ultima pellicola di Kim Ki-duk sulla relazione tra le due Coree; The Bacchus Lady, di E J-yong (ospite del festival), opera coraggiosa applaudita alla Berlinale che indaga il fenomeno delle prostitute di mezza età; Mrs. B., a North Korean Woman, di Jero Yun, la storia vera presentata a Cannes di una donna nordcoreana fuggita in Cina; Yourself and yours, nuovo lavoro del maestro Hong Sang-soo sul tema del doppio all’interno di una coppia di innamorati e Train to Busan di Yeon Sang-ho, zombie movie campione d’incassi in Corea, presentato ai Midnight Screenings dell’ultimo festival di Cannes.
A completare il programma del Florence Korea Film Fest ci saranno mostre, eventi sportivi e spettacoli organizzati nell’ambito della Korea Week, settimana dedicata alla cultura del “Paese del Calmo Mattino”, che si terranno a Palazzo Bastogi, al Cinema La Compagnia, in Piazza della Repubblica e al Teatro Verdi di Firenze, con una performance di danze e musiche del The Institute of Korean Traditional Culture.
Middle East Now
Dal 4 al 9 aprile sarà la volta del festival
Middle East Now, che quest’anno presenta il volto più “urban” del Medio Oriente contemporaneo. Giunto all'VIII edizione, il Middle East Now proporrà a Firenze una full immersion nella cultura mediorientale, grazie a cinema, documentari, arte contemporanea, musica, food, incontri ed eventi. Oltre al Cinema La Compagnia, il festival si svolgerà al Cinema Stensen e altre location cittadine. Il tema del festival 2017 è “Urban Middle East”, per indagare la dimensione urbana della vita in Medio Oriente e le città come metafora della complessità del vivere in questa parte del mondo, ma anche luogo di creatività e di espressione culturale.
45 i film – quasi tutti in anteprima italiana ed europea - tra lungometraggi, documentari, film d'animazione e corti, per un intenso viaggio cinematografico che tocca tanti paesi - Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Libia, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Yemen, Afghanistan, Siria, Bahrein, Algeria, Marocco e Oman – e le società e le culture dell’area mediorientale, mai come oggi al centro dell'attenzione della politica e dei media internazionali. Film d'apertura del festival sarà l’anteprima italiana di Last men in Aleppo, acclamato e potente
documentario co-diretto dal regista siriano Feras Fayyad e dal danese Steen Johannessen, vincitore del Grand Jury Prize all’ultimo Sundance Film Festival; il film, realizzato in gran parte con materiali video girati da attivisti sul campo, proietta il pubblico nella vita quotidiana dei volontari del corpo di soccorso “White Helmets” di Aleppo, che supportano i loro concittadini tra i pericoli di una città martoriata dalla guerra.
Focus sull’Egitto, con una selezione di anteprime che raccontano il paese in un momento più che mai critico della sua storia recente. Tra i titoli il capolavoro In the Last Days of the City di Tamer Elsayed, sinfonia dedicata al Cairo. Tra le anteprima italiane, da segnalare il documentario dall’Iraq Nowhere to Hide di Zaradasht Ahmed, vincitore dell’ultima edizione del festival IDFA, sull’incredibile storia dell’infermiere Nori Sharif, e sulla sua resistenza quotidiana nel cosiddetto “triangolo della morte”, la zona più pericolosa del centro dell’Iraq.
Tra gli eventi speciali la mostra “Saudi Tales of Love” di Tasneem Alsultan (alla Fondazione Studio Marangoni, dal 8 aprile al 13 maggio), giovane fotografa saudita, con un progetto che racconta storie personali di amore, divorzi e “guardiania” maschile, nei ritratti di donne che hanno fatto scelte coraggiose in Arabia Saudita; l’installazione “Urban Sound from Beirut to Casablanca” delle sorelle marocchino-libanesi Harakat Sisters, fashion designer dallo spirito nomade e dalla creatività pop middle east; la mostra di video e foto installazioni “Ali Baba Can’t Be Found Here” del giovane artista Chndy, protagonista della residenza in collaborazione con Crossway Foundation e New York University Firenze – Villa La Pietra; la partecipazione dello chef Philip Juma, astro nascente della Iraqi cuisine e fondatore del progetto Juma Kitchen (ristoranti pop up e serate a tema sempre sold out a Londra), che sarà protagonista di un corso di cucina alla Scuola Cordon Bleu e di una dinner a Ditta Artigianale. Inoltre due lezioni con Maha Yacoub, la più nota insegnante di arabo on line, con migliaia di follower su Youtube, dedicati alle frasi semplici da utilizzare nella vita di tutti i giorni, dalla Palestina al Marocco.
Dragon Film Festival
A chiudere il cartellone della Primavera di Cinema Orientale sarà il
Dragon Film Festival, rassegna dedicata al meglio della cinematografia da Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan, che si terrà a Firenze (19 – 23 aprile) e a Prato (18 – 23 aprile). Sarà l’acclamato regista Lu Chuan l’ospite d’onore della IV edizione del festival. Osannato dalla critica e osteggiato dalla censura, il pluripremiato cineasta pioniere della nuova stagione del cinema cinese sarà in Toscana per presentare in anteprima italiana il suo ultimo lavoro Born in China, un’immersione nella fauna del suo paese attraverso le storie di tre tra i suoi rappresentanti più spettacolari: il panda gigante, la scimmia dorata e il leopardo delle nevi. Sarà inoltre omaggiato con la proiezione di alcune sue
opere scelte.
Quest’anno il festival presenta un cartellone con circa 16 titoli tra lavori premiati nei festival di tutto il mondo e pellicole campioni d’incassi, di cui la maggior parte in prima Italiana, e si svolgerà in parallelo tra il Cinema La Compagnia di Firenze e il Museo del Tessuto di Prato, per continuare il fruttuoso dialogo già portato avanti durante le precedenti edizioni con una delle
più importanti comunità cinesi in Italia. Tra i titoli da segnalare per la Cina c’è I’m not Madame Bovary, di Feng Xiaogang, presentato a Toronto e vincitore del 64/mo San Sebastian Film Festival, una divertente commedia con protagonista la superstar Fan Bingbing, che racconta di una donna che, accusata falsamente di adulterio dal marito truffaldino, affronterà dieci anni di scontri legali per avere la sua rivalsa. In programma anche Mojin: the lost legend, di Wuershan, coinvolgente avventura in 3D, tra cacciatori di tombe, avventurieri e affaristi senza scrupoli. La selezione di film provenienti da Hong Kong, realizzata in collaborazione con l'Hong Kong Economic and Trade Office di Bruxelles, sarà rappresentata da film molto apprezzati in patria, come Little big master, commuovente inno ai piccoli eroi che ogni giorno realizzano grandi imprese passando quasi inosservati. Il film, candidato a 5 Hong Kong Film Awards, che sarà proiettato alla presenza dell’autore Adrian Kwan, Office, commedia musicale firmata dal maestro Johnnie To e The Grandmaster, ultimo lavoro di Wong Kar-wai, basato sulla vita del maestro di arti marziali mentore di Bruce Lee. Per Taiwan in programma The assassin, di Hou Hsiao-hsien, film in costume ambientato nella Cina del VIII secolo, vincitore del premio per la Miglior regia al 68/mo Festival di Cannes.
17/03/2017, 15:03