ANGELO - La vita di una "barbona"
Il cortometraggio "
Angelo" di Federica D' Ignoti tratto dal monologo di Ketty Governali, quale ne è anche interprete, coglie lo sguardo e la vita quotidiana di una barbona di città che vive girovagando e dorme su marciapiedi e panchine. Non si sa quale sia il suo nome ma possiamo sentire la sua voce, prestare ascolto ai suoi pensieri in voice over, veniamo a conoscenza dei maltrattamenti, delle violenze e degli abusi che l'hanno condotta a vivere in questo stato di abbandono. Ma soprattutto la barbona ci rivela la sua ossessione più grande, la sua unica e irripetibile fortuna: suo figlio Angelo. La città fa da sottofondo fastidioso, indifferente e allo stesso tempo infastidito dalla sua presenza ingiustamente additata come minacciosa. Agli occhi della barbona come allo sguardo dello spettatore la percezione della realtà è alterata, distorta. Infatti la vista dello spettatore è modificata dall'uso di una correzione adoperata sui colori naturali per creare un'atmosfera fredda e distaccata. "
Angelo" è¨ un cortometraggio intenso e aggressivo che invita lo spettatore ad interrogarsi e guardasi intorno.
13/05/2017, 08:51
La Redazione