"Portami Via" al Cinema dei Piccoli di Roma
A Roma il film sarà proiettato il 19 giugno alle ore 21.00 al Cinema dei Piccoli (Villa Borghese, Largo Marcello Mastroianni 15). La regista lo presenterà in sala introdotta da Mimmo Calopresti.
Portami via è l’intima fotografia della metamorfosi nella vita di Jamal e della sua famiglia: dalle torture nelle carceri di Assad fino ad un nuovo inizio a Torino. Un ponte di sogni, paure e aspettative affrontato in sicurezza grazie ai corridoi umanitari. Un’odissea familiare che raccoglie in sé i risvolti personali della crisi siriana, le difficoltà della condizione di profugo in Libano, l’inquietudine fra l’attaccamento alle proprie tradizioni e la scommessa di un futuro in Europa che inizia ad alta quota, con in tasca un visto umanitario rilasciato dal governo Italiano.
I corridoi umanitari, vie di accesso legali e sicure per i richiedenti asilo, sono un progetto pilota, senza precedenti in Europa.
Le riprese puntano ad esaltare il più possibile la qualità fotografica. Il documentario predilige il racconto in presa diretta, lasciando che siano i protagonisti stessi a raccontare la loro storia e le loro emozioni, senza la presenza in campo dell’intervistatore.
La regista Marta Santamato Cosentino è una giornalista che vive tra Milano e Beyrouth e si occupa prevalentemente di politica e temi sociali del Medio Oriente, dove ha coperto i maggiori eventi degli ultimi anni. Dopo la maturità classica e gli studi in Giurisprudenza, ha lavorato per anni nella redazione esteri di Radio Popolare. Da anni lavora nella redazione dei programmi di Gad Lerner, collabora con Russia Today, Al Jazeera e RSI- Radio Televisione Svizzera Italiana.
Portami via è prodotto da Gabriella Manfrè per Invisibile Film. Concepito e realizzato da Tavola valdese, Comunità di Sant’Egidio e Federazione italiana delle Chiese Evangeliche, il progetto, senza oneri per lo Stato, promuove una campagna di pressione per l'approvazione, a livello nazionale ed europeo, di una legislazione che protegga i diritti e la sicurezza dei richiedenti asilo affinché non si vedano costretti ad affrontare - illegalmente - il mare o la rotta balcanica.
Silvia Saitta11/06/2017, 14:11