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SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 18 - I vincitori


SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL 18 - I vincitori
Una scena del corto "Meje" di Damjan Kozole
SEZIONE MAREMETRAGGIO

Il Premio EstEnergy al miglior cortometraggio va a
Meje di Damjan Kozole
Motivazione: Per la capacità di cogliere un dramma contemporaneo, che tocca milioni di persone, e restituirne l'ampiezza in una straordinaria sintesi che investe prima di tutto la messa in scena.

Il Premio Makinarium alla migliore animazione ed effetti visivi va a
Kaboom di Romain Daudet Jahan.
Motivazione: Per l'esplosività dell'idea e l'incredibile impatto visivo e cromatico delle immagini e per la capacità di trasportare lo spettatore in un micro-mondo artefatto, ma familiare, ironico e giocoso.

Il Premio Studio Universal al miglior corto italiano va a
Djinn Tonic di Domenico Guidetti
Motivazione: per la capacità di concentrare, in un interno e in pochi minuti, un racconto comico visionario pieno di colpi di scena che, anche grazie alla bravura degli interpreti, rimanda alla realtà sociale drammatica della disoccupazione giovanile.

Il Premio Premiere Film al miglior corto non distribuito viene assegnato ex aequo a
Samedi Cinema di Mamadou Dia
Motivazione: Una storia sul desiderio e sull'amicizia. Il film è un viaggio appassionante nel quale, grazie all'istruzione, i due bambini protagonisti trovano il modo di conquistarsi la chance di realizzare il proprio sogno. Ma è in quel momento che il loro rapporto è messo alla prova quando uno di loro dovrà scegliere se realizzare quel sogno da solo o condividere una delusione. Un racconto profondo già apprezzato durante la scorsa Mostra del Cinema di Venezia e a Toronto, che Prem1ere Film sarà orgogliosa di distribuire in tutta Italia.
Siyah Çember di  Hasan Can Dağlı
Motivazione: Può la bellezza del corpo umano essere utilizzata e trasformata in qualcosa di terribile? Il cortometraggio Black Ring (Siyah Çember) sembra porre allo spettatore questa domanda attraverso un racconto agghiacciante e diretto in modo magistrale. La splendida location e i colori freddi che tanto ricordano un capolavoro del genere thriller/horror come Hostel di Eli Roth, lo rendono un film breve che meriterebbe lo sviluppo in lungometraggio.
Prem1ere Film ha già reso possibile la trasformazione di un corto in lungometraggio e si augura che Black Ring segua le orme di quel progetto (Ice Scream, ndr).

Il Premio Oltre il Muro al miglior corto italiano va a
A Girl Like You di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.
Motivazione: Per una sceneggiatura accattivante, che affronta il tema della solitudine, della crescita e delle paure di un'adolescente alla ricerca della libertà, attraverso dialoghi equilibrati, luoghi sospesi nella contrapposizione fra il reale e il mistico, ed una recitazione delle due protagoniste.

Il Premio Trieste Caffè al miglior corto votato dal pubblico va a
Candie Boy di Arianna Del Grosso

Il Premio AMC al miglior montaggio italiano va a
Lo Steinway di Massimo Ottoni
montaggio di Salvatore Centoducati e Massimo Ottoni
Motivazione: L’animazione è spesso una scelta coraggiosa, lo è in particolare in questo caso dove viene usata per raccontare una realtà dura e concreta come la trincea. Ma quando è realizzata in maniera sapiente, come ne Lo Steinway, riesce a emozionare e a far riflettere al tempo stesso. Giudicare il montaggio di un film di animazione non è sempre facile, ma qui è evidente la profonda conoscenza del linguaggio cinematografico di Centoducati e Ottoni. Gestiscono il materiale come se fosse un film con attori veri: descrivendo bene lo spazio e le relazioni tra i due eserciti con campi lunghi e movimenti di camera; trasmettendo le emozioni contrastanti dei soldati nei loro primissimi piani e facendo sognare lo spettatore con le sequenze musicali. Infine l’alternarsi di due tecniche diverse, lo stop motion e il disegno animato, è realizzato con maestria e senza soluzione di continuità. Restituisce in maniera efficace la separazione del “reale” dall’immaginario dei protagonisti e contribuisce a rendere questo cortometraggio ancora più particolare nel suo genere.

Il Premio Mercurius al miglior corto a tematica junghiana è stato assegnato a:
Death in a Day di Lin Wang
Motivazione: Per la sua grande sensibilità umana e per l’intuizione psicologica, oltre che per il suo alto valore cinematografico. Death in a Day mostra il potere d’inganno del racconto cinematografico. Il film è pieno d’immagini fresche e sorprendenti e il montaggio produce anticipazioni, ambiguità e mistero. In questo modo, Death in a Day utilizza processi di riflessione psicologica e di intuizione grazie ai quali molti di noi sono portati a rispondere rispetto a ciò che si vede sullo schermo. Non reagiamo a stimoli, ma ci ritroviamo catapultati all’interno delle scene assieme ai personaggi. Siamo resi consapevoli del fatto che c’è sempre qualcosa in più rispetto a quello che vediamo, sia nel tempo che nello spazio. La regista Lin Wang sembra avere una sensibilità naturale per la scelta dei luoghi, del contesto e dei “momenti cruciali” che cambiano le vite per sempre. In questo modo, Death in a Day ci invita ad addentrarci in una visione ermetica. L’antica divinità greca Hermes (Mercurio per i romani) era il traghettatore delle anime verso gli inferi, la guida verso la dimensione profonda della vita. Così come il ragazzo è guidato dalla natura, dalla corrente fluente e dalla visione di suo padre in bilico fra la vita e la morte, lo spettatore è guidato in una dimensione dove gli opposti vita-morte sono riconciliati in un momento epifanico. Per questo speciale traguardo raggiunto in un cortometraggio, abbiamo premiato Death in a Day con il nostro primo Mercurius Prize.


SEZIONE NUOVE IMPRONTE

Il Premio Hera Comm al miglior film viene assegnato ex aequo a
Orecchie di Alessandro Aronadio
Motivazione: Per il coraggio nel declinare un genere cinematografico popolare come la commedia con uno sguardo personale e innovativo che lancia una sfida a nuovi orizzonti
Babylonia Mon Amour di Pierpaolo Verdecchi
Mpotivazione: Per l'esplorazione che allarga gli orizzonti del linguaggio documentaristico e per l’approccio nel raccontare il reale con uno sguardo filtrato dall'autorialità.

Il Premio Bakel al miglior film votato dal pubblico viene assegnato a
Babylonia Mon Amour di Pierpaolo Verdecchi

Il Premio ANAC alla migliore sceneggiatura va a
Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano e Roberto De Paolis autori del film Cuori Puri diretto da Roberto De Paolis.
Motivazione: Per aver saputo sviluppare, a partire da un fatto di cronaca vera, un racconto cinematografico costruito con personaggi,  conflitti sociali e passioni individuali che si sottraggono alla banalizzazione della dominante narrazione televisiva e mantengono un andamento realistico che non asseconda mai schemi di finzione prevedibili e scontati, in particolare quelli riferiti alle periferie urbane.

Il Premio AGICI alla migliore produzione di lungometraggio di finzione va a
Costanza Coldagelli e la produzione Matrioska per Orecchie di Alessandro Aronadio
Motivazione: Un dramedy generazionale raccontato con un linguaggio innovativo nell’attuale panorama Italiano che affronta il nostro genere principe - la commedia - in modo per nulla scontato, dando vita ad un piccolo cult metropolitano. La produzione ha puntato su giovani talenti come il regista e l’interprete principale, affiancandoli intelligentemente con membri del cast artistico e tecnico di grande esperienza. Una produzione che si distingue anche per una costruzione finanziaria snella e indipendente, ma dalle impostazioni solide grazie a Biennale College Cinema.

Il Premio AGICI alla migliore produzione di lungometraggio di documentario va a
Daniele Pitton e la produzione La Fournaise per Sagre Balere di Alessandro Stevanon
Motivazione: La produzione ha saputo coinvolgere ben 6 Film Commission e Fondi Regionali a sostegno di questo progetto che svela un aspetto culturale poco raccontato, ma importante e trasversale in una società che scorda le sue radici conviviali, la sua musica, i suoi cibi… Un manifesto di un “Vivere all’Italiana” che dopo aver conquistato il pubblico nazionale ha tutte le carte in regola per ambire agli spettatori internazionali.

Il Premio SNCCI al miglior film votato dalla giuria del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici viene assegnato a
Upwelling La Risalita delle Acque Profonde di Silvia Jop e Pietro Pasquetti
Motivazione: Per l'originalità dello sguardo vitale e utopistico, sulla vita sociale e politica, attraverso un modo intelligente di raccontare grandi e piccole resistenze al pensiero e all'agire dominante, grazie al ruolo centrale del montaggio e del sonoro come pratiche creative. Un film spiazzante dalla complessa e affettuosa testimonianza.

SEZIONE SWEETS4KIDS

Il Premio SweeTS4Kids al miglior corto va a
Einstein-Rosen di Olga Osorio


Il Premio Prospettiva va quest’anno a
Daphne Scoccia magnifica interprete di Fiore di Claudio Giovannesi
Motivazione: Per l’adesione al personaggio, il carisma maudit e la presenza scenica dimostrati già fin da questo suo assoluto debutto nel mondo cinematografico.

Il Premio Conferma va a
Claudio Giovannesi
Motivazione: Per aver saputo imporsi sulla scena autoriale dimostrando il suo talento artistico, ma anche aver segnato una fondamentale inversione di tendenza nel panorama cinematografico italiano.

La Menzione Speciale del progetto Migrarti va a
“Le Afriche Della Nostre Pianure”, riconoscimento ritirato da Alberto Cicala e Paolo Luigi De Cesare.

09/07/2017, 14:37