Note di regia di "Nico, 1988"
Nico era una musicista complessa, ma la sua rimane una tra le produzioni più coraggiose del periodo: ha creato uno stile unico nel quale la ricerca di un’espressione personale si coniugava alla provocazione, l’esperimento, l’ironia, e soprattutto il coraggio. Senza lasciarsi influenzare da quello che le accadeva intorno, negli anni in cui esplodeva la Disco Music, lei componeva canzoni cupe e tenebrose che hanno influenzato successivamente in maniera radicale i movimenti Gothic, New Wave e la maggior parte della produzione Underground degli anni Ottanta. Eppure, questa Nico non la conosce quasi nessuno.
Di Nico si parla solo in funzione degli uomini famosi con cui è stata oppure soltanto in virtù dell’esperienza Factory-Warhol-Velvet Underground, ma Nico è stata altro ed è stata molto di più negli anni a venire. La storia di Nico è la storia di un’artista che trova soddisfazione nella sua arte solo dopo aver perso la maggior parte dei suoi fan; è la storia di una delle donne più belle del mondo che si scopre felice soltanto dopo essersi finalmente liberata della sua bellezza. Io ho voluto fare un film su questo: sulla donna che Nico è stata dietro ed oltre l’immagine che la maggior parte delle persone hadi lei, oltre l’icona: oltre “Nico”, il suo nome d’arte, ho voluto raccontare la vera Christa. E assieme alla sua storia ho voluto raccontare la storia di tante donne:perché nella sua parabola al contrario, per quanto drammaticamente estrema, si trovatutta la difficoltà di una donna che viveil proprio ruolo di artista, e di madre, negli anni della maturità.
Susanna Nicchiarelli