EASY, UN VIAGGIO FACILE FACILE - Italia Ucraina andata e...
Nicola Nocella è un giuggiolone di 35 anni, depresso, incollato alla playstation e rigorosamente a dieta. Sotto il controllo della madre (
Barbara Bouchet) è lì, che fuma l’ennesima sigaretta pensando al suicidio e al passato glorioso, quando era una promessa dell’automobilismo. Fino al momento che il fratello Filo,
Libero De Rienzo, lo schioda dal divano e lo costringe, per risolvere una sua situazione pericolosa, a intraprendere un viaggio verso l’Ucraina alla guida di un carro funebre: dietro, nella cassa, c’è Taras, un operaio morto in un cantiere, da riportare ai parenti in patria.
Il personaggio principale, Isidoro detto Isi, affronta questo viaggio in apnea con
Nicola Nocella giustamente avaro di espressioni e comunicativa che cammina fisso per una strada sempre più complicata, per distrazione, casualità ma anche a causa del suo carattere border line.
Come per il protagonista la storia prende una strada nuova in ogni momento utilizzando situazioni vere e surreali in un alternanza che alimenta le vicende e l’attenzione.
A fronte di un soggetto originale e forte, la sceneggiatura, scritta dallo stesso
Andrea Magnani, qualche volta scivola sui dettagli e si perde per strada, esattamente come Isi. E a quel punto sono la calma, la rassegnazione e l’aspetto di
Nicola Nocella, intabarrato in un enorme loden verde, che funzionano da collante e portano la storia verso un finale aperto ma che lo aiuta, quanto meno, a ritrovare se stesso.
21/08/2017, 19:07
Stefano Amadio