Federica Rosellini, protagonista di "Dove Cadono le Ombre" di Valentina Pedicini
Valentina Pedicini e Francesca Manieri scrivono una sceneggiatura di qualità, andando a raccontare, con un episodio privato, un caso drammatico di sistematico "genocidio" avvenuto in Svizzera dal 1926 fino agli anni ’80.
Loro, con la protagonista
Federica Rosellini e la cattivissima
Elena Cotta sembrano formare un pugno che colpisce allo stomaco lo spettatore, trascinandolo per i capelli in una situazione di disagio, violenza e ignoranza legalizzate e organizzate alla maniera svizzera.
Il fulcro del film è l’incontro, dopo 14 anni, tra una spietata ma convinta dottoressa e una sua giovanissima vittima, ora infermiera nell’ospizio che una volta era orfanotrofio e non solo. Un po’ come ne “Il Portiere di notte” di Liliana Cavani, i ricordi, le perversioni e le vendette cominciano a prendere vita, tra amore e odio, alla ricerca di una verità che nessuna di loro sembra conoscere.
Mentre
Elena Cotta conferma la sua bravura nell’interpretare la spietata Gertrude, sia dottoressa in attività sia, nel presente, ricoverata nell’ospizio,
Federica Rosellini è una vera scoperta per il nostro cinema. Già affermata in teatro, l’attrice interpreta con forza e con le giuste sfumature un personaggio controverso, la cui sensibilità è perfettamente celata dietro a una maschera fatta di ghiaccio e di ricordi terribili. Alla presenza scenica, si aggiunge la fotogenia e la giusta dimensione teatrale nei momenti più intensi del film. Una risorsa.
Forse non sarebbe stato male integrare nel film le spiegazioni relegate a dei quadri di grafica nel finale, magari con un personaggio che lentamente raccontava la crudele storia generale da cui partiva quella privata.
"
Dove cadono le Ombre" è uno dei migliori film italiani visti alla Mostra e uscirà in sala distribuito da Fandango giovedì 6 settembre, subito dopo la presentazione a Venezia.
03/09/2017, 10:29
Stefano Amadio