VENEZIA 74 - Migrarti e i corti Vincitori alla Mostra
23 corti finalisti sui 237 arrivati che saranno presentati al pubblico di Venezia dal 5 al 7 settembre. Un lavoro lungo di selezione coordinato da paolo Masini responsabile del progetto voluto da Mibact per sostenere sul piano culturale la gestione del problema dell'immigrazione.
Alla presentazione di Venezia tutti i partner che hanno sostenuto l'iniziativa nel 2017.
Per
Nicola Borrelli, direttore generale del Mibact, "Migrarti sta crescendo, eravamo tutti contenti della prima edizione ma siamo entusiasti della seconda grazie al riscontro che è andato al di la delle aspettative. Il livello dei corti è aumentato.
Migrarti e uno dei progetti più entusiasmanti, anche per lo spettacolo dal vivo. Il ministro aveva visto giusto quando ha voluto questo progetto anche cercando e trovando le risorse finanziarie".
Per
Francesco Patierno, presidente della giuria di selezione, "In genere, nei contest a cui ho partecipato, ci sono poche cose che emergono, manei lavori di Migrarti sono rimasto sorpreso dalla qualità media molto alta dei lavori. Sei o sette spiccano ma in ognuno c'è un'idea forte che sicuramente ruberò.
Paolo Del Brocco di Rai Cinema ha sostenuto il progetto principalmente con la diffusione dei prodotti "Progetto lodevole perché racconta un pezzo del nostro paese che sta diventando importantissimo per i temi che affronta. Il corto e una palestra per scoprire talenti, noi non siamo produttori ma diamo visibilità a questi corti tramite
Raicinemachannel. Ma passeranno anche su Rai Uno una volta a settimana e lì facciamo centinaia di migliaia di spettatori espletando la nostra funzione di servizio pubblico".
Infine l'ideatore e promotore del Concorso Migrarti, il Ministro dei Beni e delle attività culturali
Dario Franceschini:
Il successo di quest'anno sale anche dalle radici poste nel risultato dello scorso anno, risultato che ci ha spinto ad aumentare le risorse anche per il 2018 diventando iniziativa permanente. È un'idea buona e di grande attualità che va oltre l'impegno politico per regolare i flussi di profughi nel nostro paese. Il rischio è di semplificare tutto sotto la definizione immigrazione con la diffusione della paura che tende a semplificare e ad accomunare aspetti diversissimi del fenomeno. Spiegare i principi dell'accoglienza anche grazie alla conoscenza dell'altro può essere l'altra faccia della politica sull immigrazione".
Il progetto sarà presentato anche a New York dal responsabile
Paolo Masini alla Casa italiana Zerilli Marimò della New York University (18-22 ottobre), con proiezione di una serie di corti realizzati nel 2017 nell'ambito della rassegna di promozione di cinema italiano Italy on screen today - New York ideata da
Loredana Commonara, quest'anno caratterizzata da un Focus sull'immigrazione.
30/08/2017, 18:47
Natalia Giunti