VENEZIA 74 - "Il Cratere" intervista con i registi
Come siete arrivati alla creazione di Il Cratere?
"Abbiamo prima pensato il soggetto e poi trovato la famiglia. Ci siamo immersi completamente, tutta la troupe, cioè noi due, nelle riprese, impiegando anche diversi giorni per realizzare una scena".
Qual è la tematica che affronta il vostro film?
"Il film ha una tematica assoluta, un padre che cerca di assicurare il futuro della figlia tramite la musica, ma questa è anche una scusa per riuscire ad affermare se stesso. Dopo lo spettacolo pubblico padre e figlia si trovano davanti a un bivio e hanno come un blocco; lei capisce che forse la sua età va vissuta diversamente, da adolescente qual è. Il papà invece intuisce che dopo averle fatto fare un concerto, non si muove poi troppo e la strada sarà sempre più difficile per far affermare la figlia nel mondo della musica neomelodica".
Qual è il percorso del film dopo Venezia?
"Il film, dopo la Mostra, è già in programma in molti Festival in giro per il mondo e questo ci fa molto piacere perché abbiamo la certezza che la tematica che abbiamo affrontato è davvero internazionale. Da tutti i paesi ci dicono che anche da loro è così, con i padri che cercano di spingere i figli superando spesso i limiti: negli Usa con lo sport, in altri paesi con la danza o con la musica. Insomma un tema che abbiamo ambientato nella provncia di Napoli, senza affondare lo sguardo negli stereotipi del luogo, e che si è rivelata globale. Una bella soddisfazione".
01/09/2017, 12:53
Stefano Amadio