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VENEZIA 74 - "Suburra - La Serie", il fascino discreto del male


Presentate in anteprima le prime due puntate della serie prodotta da Netflix ed ispirata al romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.


VENEZIA 74 -
Alessandro Borghi è Numero 8 in "Suburra - La Serie"
Roma non fu fatta in un giorno. Per mutarla a propria immagine, per trarne i profitti migliori, per diventarne i veri padroni, è necessario un minuzioso e martellante lavoro quotidiano di corruzione. Perchè nessuno è in vendita, ma tutti hanno un prezzo.

Dopo aver tenuto a battesimo lo scorso anno "The Young Pope" di Paolo Sorrentino, la Mostra del Cinema di Venezia continua ad aprirsi alla serialità, portando sul grande schermo le prime due puntate di "Suburra - La serie", che dal 6 ottobre approderà su altre tipologie di schermo grazie a Netflix.

Diretta da Michele Placido, Andrea Molaioli e Giuseppe Capotondi, la serie rappresenta la prima vera produzione italiana del colosso internazionale dello streaming e si rifà all'immaginario letterario di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.

Considerato come un prequel dell'omonimo film di Stefano Sollima, "Suburra" è ambientata qualche anno prima che Ostia diventasse l'area ambita per una vasta speculazione edilizia. I terreni di proprietà della Chiesa, in un momento di grave crisi finanziaria, iniziano a far gola ad imprenditori e palazzinari, ma a volerci mettere le mani sopra è soprattutto la mala del Sud Italia, che in Capitale trova nel "Samurai" il suo uomo di fiducia.

La puntata pilota diretta da Placido, si apre con un Monsignore che pippa cocaina in un party con escort a suo servizio. Ed è proprio l'orgia l'immagine simbolo di un immorale aggrovigliarsi di forze, dalla Chiesa alla politica, dalla mala romana a quella siciliana. Il male scorre rapido per le strade romane, riuscendo ad assumere varie forme e toccando le giuste corde anche ad apparenti santi uomini.

Se nel film la scalata era al Parlamento, questa volta l'obiettivo numero uno è l'amministrazione comunale, nei giorni che seguono le dimissioni del sindaco e inizia il toto-nomi per il successore. Tornano Numero 8, Samurai, Manfredi e Spadino, che ruotano attorno ad una serie di nuovi personaggi tutti accomunati dalla totale assenza di morale. Una pioggia rosso sangue è pronta a cadere sull'Urbe.

01/09/2017, 19:54

Antonio Capellupo