VENEZIA 74 - "Brutti e cattivi"
Brutti, cattivi, rapinatori, preti musulmani e prostitute illuminate, tutti in periferia, uno contro l’altro, vittime del sesso e di una voglia di riscatto che li muove sulla strada della malavita.
Il film di
Cosimo Gomez vive di eccessi, di parolacce e immagini forti raccontando però l’esistenza di personaggi fragili sia per le condizioni fisiche di nascita sia per quelle in cui, per colpa della sfortuna o della malvagità altrui, si finisce dentro senza alcuna possibilità di riscatto.
Tre amici al limite, con l’aiuto determinante di un’affascinante ragazza, mettono a segno una rapina milionaria. Tutto va per il meglio finché l’ingordigia e la fame di qualsiasi cosa commestibile non prende il sopravvento, mandando a rotoli la pianificazione perfetta di un futuro da sogno.
Malgrado il film duri soltanto 85 minuti, nella parte centrale, quella più costruita della sceneggiatura, si trova qualche lentezza che contrasta con un inizio scoppiettante, pieno di gag e risate.
Claudio Santamaria non sbaglia nei panni del rapinatore in carrozzina, affiancato da
Marco D’Amore, tossico stile Jamaica, e
Sara Serraiocco, traduttrice e ballerina sexy e particolare che entrano nella girandola di freaks con ottimi risultati.
In "
Brutti e Cattivi" si ride e si riflette su un finale che rende giustizia a chi non si è fatto prendere dall’avidità e da chi ne ha veramente bisogno.
In sala con 01 distribution dal 17 ottobre.
07/09/2017, 10:36
Stefano Amadio