TIRO LIBERO - Il Basket e una grave malattia per crescere
"
Tiro Libero" è diretto da
Alessandro Valori, ma nasce e si sviluppa dalla volontà di
Simone Riccioni, attore e scrittore, autore del romanzo da cui è tratto il film.
È la storia di Dario, giovane play maker di una squadra marchigiana di alto livello che vive tra agio e stupide abitudini da ragazzo viziato. Venerato in paese come una star, il ragazzo è convinto di potersi permettere ogni cosa, trattando male persone e cose. Tutto sembra volare verso il meglio fino a quando gli viene diagnosticata una malattia che gli blocca la carriera sportiva e mette a rischio la sua stessa vita.
A questo punto arriva la svolta che, in quelle condizioni, siamo un po’ capaci tutti a compiere. Mentre prima non aveva che parole di scherno per i meno fortunati, adesso Dario è allenatore di una squadra di basket per giovanissimi disabili in carrozzina. Una passione che sembra assolverlo da ogni stupidità commessa in precedenza e sollevargli anima e cuore. Con la fine a vista d’occhio, arriva anche l’amore.
Il film di Valori sembra molto leggero e malgrado affronti temi seri come malattia e disabilità non riesce ad affondare in caratteri e situazioni, con la sceneggiatura di
Valentina Capecci che sembra cadere nelle situazioni più che crearle con la storia. I cambiamenti non arrivano per gli sviluppi degli eventi ma perché sono ovvia conseguenza di ragionamenti di scrittura.
Girato nelle Marche, è un po’ troppo pieno di product placement che ha sicuramente aiutato la realizzazione del film, pretendendo però qualche apparizione forzata.
11/09/2017, 16:35
Stefano Amadio