L'OMBRA DELLA SPOSA - In fondo al mare ieri come oggi
Alessandra Pescetta, dopo "
La Città senza Notte", torna in acqua, suo ambiente cinematografico ideale, questa volta per raccontare la stupidità della guerra e la morte di tanti soldati finiti in fondo al mare. In un universo sommerso, sospeso tra la vita appena perduta e una dimensione non troppo distante da quella terrena, si muovono i corpi e si agitano le anime di tanti militari e di una sposa.
Affondate nel canale di Sicilia durante la
Seconda Guerra Mondiale, queste vittime non comprendono ancora il loro stato ma riflettono sulla vita, sulle cose lasciate in sospeso, trasportati dal lento movimento del mare, tra foto e oggetti che fluttuano leggeri.
"
L’ombra della Sposa" è dedicato a tutti quei morti di una guerra ormai antica, ma non può non far venire alla mente i morti di oggi, sempre nel Canale di Sicilia, a largo di
Capo Passero o vicino alla costa di
Lampedusa.
Stragi stupide, ieri come oggi. Morti senza alcun motivo, prima che la vita possa esser riuscita a dar loro la minima soddisfazione, come il ritorno di un marito, le sue lettere e il ricordo di un’abito da sposa.
15/09/2017, 10:40
Stefano Amadio