Note di regia di "A Ventiquattro Mani"
Dopo un periodo passato con gli ospiti della comunità Orizzonti, a osservare il loro mondo, ho deciso di iniziare le riprese con l’avvio del laboratorio pittorico. Ho visto in quella grande tela condivisa l’elemento che rappresentava la narrazione del film. Uno spazio bianco dove ognuno dei dodici protagonisti poteva esprimere le proprie intuizioni. È proprio all’interno dell’idea di spazio che si è approfondita una ricerca libera e quindi aperta a ogni possibilità della vita che scorre. Ho girato con una camera a mano che segue i volti dei protagonisti, le loro esitazioni, le loro espressioni, i loro mondi intimi. Ho raccolto molteplici punti di vista, filmato un vero lavoro comune, un “laboratorio” di esperienze di vita.
Luca Zambolin