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IL RAGAZZO INVISIBILE - Arriva la Seconda Generazione


Gabriele Salvatores firma il seguito del suo fortunato film per ragazzi del 2014. Michele, il ragazzo che può rendersi invisibile, è cresciuto e incontra sua madre naturale e una sorella che non sapeva di avere. Con Ludovico Girardello, Ksenia Rappoport, Galatea Bellugi, Valeria Golino. In sala in 400 copie con 01 Distribution dal 4 gennaio


IL RAGAZZO INVISIBILE - Arriva la Seconda Generazione
Girardello, Rappoport, Bellugi nel film di Salvatores
Non sembra completamente convinto del suo nuovo film Gabriele Salvatores. Mentre nel primo Ragazzo Invisibile, malgrado alcuni limiti oggettivi, si notava una certa entusiastica ricerca di nuove forme e contenuti, nel nuovo capitolo della saga la storia scritta da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo è il primo aspetto a non funzionare e ad arrancare sin dall’inizio.

Non è facile scrivere i sequel, la necessità di non tradire l’originale ma anche di andare oltre, impone un lavoro di fantasia e di scrittura notevole, capace di sconvolgere le aspettative del pubblico specialmente nel caso in cui già gli inizi soffrivano qualche debolezza. Gli sceneggiatori, in questo caso, si sono affidati troppo alla memoria (forse collettiva) di una pietra miliare del cinema fantasy contemporaneo, quell’ “X-men” capace di generare sequel, prequel, spin-off, e una serie di personaggi e super eroi in grado anche di camminare da soli.

Ma è proprio dal primo "X-Men", che Salvatores dice di non aver visto (male!), che il suo film sembra prendere qualcosa di più che uno spunto, con il cattivo che riunisce i peggiori "mutanti" per vendicarsi sugli umani e distruggerli in massa usando il potere concentrato di una sola di loro. Lì erano a New York, sulla Statua della Libertà, qui siamo a Trieste e tutto si divide tra il solito capannone abbandonato (che noia l’archeologia industriale usata come ambiente…) e la bella piazza dell’Unità ricostruita in parte al computer.

E oltre i limiti produttivi, che non è giusto sottolineare decontestualizzati, le grandi mancanze del film sono proprio nella sceneggiatura. Poco originale, poco coinvolgente sia nei personaggi sia nello sviluppo delle situazioni, ambiziosa e dunque poco sincera proprio perché scritta con la consapevolezza dei limiti produttivi. E poi il cast.

Gli attori servono! Quelli bravi, di carattere e in grado di fare da soli, con la voce o la faccia, il personaggio eccezionale che può essere un super eroe. Salvatores sembra averli scelti svogliatamente, senza pensare al risultato, come costretto da un’esigenza superiore che gli imponeva di mettere in scena al più presto un seguito solo per il risultato sorprendente ottenuto dal primo film.

Lo sforzo e l’impegno produttivo sono evidenti per un fantasy italiano, ma la falla di "Il ragazzo Invisibile-Seconda Generazione" sta proprio nell’unico aspetto a costo zero: la fantasia.

22/12/2017, 09:00

Stefano Amadio