OROBIE FILM FESTIVAL 12 - Film d'apertura
"Still Alive" di Reinhold Messner
La 12° edizione prevede un programma ben nutrito: 16 film e 15 fotografie in concorso, 2 film fuori concorso, 6 momenti collaterali tra cui, nella serata finale di
OFF, la seconda edizione del
Bonatti Day, dedicata al grande alpinista Walter Bonatti.
Parlando di grandi alpinisti, non poteva mancare
Reinhold Messner, che con il suo film ambientato in Kenia, “
Still Alive”, inaugura
OFF.
Gert e Oswald sono compagni di studi all’Università di Innsbruck e decidono di partire per il Kenya in compagnia di Ruth, futura moglie di Oswald. Mentre Ruth si trova a Mombasa, i due amici si dedicano alla scalata del Monte Kenya. Al momento di tornare indietro vengono sorpresi da una perturbazione e Gert precipita in un crepaccio rimanendo gravemente ferito. Ha così inizio una delle storie più avvincenti di salvataggio in alta quota, un’impresa durata nove giorni che Oswald ha trascorso interamente al fianco dell’amico.
“
Questa da regista non è una nuova carriera per me” - dichiara Messner - “
È un tentativo da parte mia di raccontare la montagna anche attraverso le immagini. E, nel caso ideale, proprio sul grande schermo, al cinema. Film come questo, e come il secondo che ho già iniziato, non si fanno scrivendo una sceneggiatura da seguire pagina per pagina, come avviene a Hollywood. Qui si va sulle montagne e, se non riesco a portare a casa le immagini che avevo previsto, devo cambiare il modo attraverso il quale raccontare la storia, vera. È come quando vai a fare una salita in montagna. È la stessa cosa: un’avventura. Perché le storie più belle le racconta la realtà, non la fantasia. Come la storia di “Still Alive”, una vicenda vera svoltasi sul Monte Kenya. Nel mio montaggio lo spettatore vede dal primo momento che la storia raccontata nel film si è conclusa positivamente. Non si tratta di una tragedia. È stato un grande successo in realtà. Il film è costruito in modo che dopo dieci minuti la gente vuole sapere come è andata a finire, anche sapendo già che finisce bene”.
Silvia Saitta07/01/2018, 13:43