ROMA GOLPE CAPITALE - Il "caso" Marino
Talvolta il cambiamento diventa la cosa più importante da sbandierare al mondo, perchè solo attraverso esso si può auspicare una vita migliore, nella speranza di spazzare via errori ed orrori del passato. Ma fino a che punto si ha davvero voglia di cambiare?
Questo l'interrogativo che sorge spontaneo a rileggere attraverso le immagini di "
Roma Golpe Capitale" di Francesco Cordio la breve storia da primo cittadino romano di Ignazio Marino, sulle prime considerato capace di rappresentare un rinnovamento per l'Urbe, per poi essere "fatto fuori" prima del tempo.
Il film si apre a Filadelfia, dove Marino non veste più la fascia da Sindaco ma il camice da medico, in un luogo dove a suo dire la cultura del "noi" trionfa su quella molto italica dell'io, e da subito mostra i toni del j'accuse verso chi è riuscito ad uccidere politicamente un uomo comune e perbene.
Nei due anni di mandato tante sono state le battaglie in difesa dei diritti civili, contro gli scansafatiche, fino alla spinosa Mafia Capitale, mettendoci sempre la faccia in prima persona e il più delle volte poco sostenuto dallo stesso partito.
Se il pregio del doc di Cordio è quello di riuscire a realizzare un quadro preciso e dettagliato della vicenda-Marino anche grazie ad una serie di preziose interviste, dove scivola il film è nel tono che sfiora l'agiografico, rischiando così di costruire un "santino" poco critico.
15/02/2018, 23:18
Antonio Capellupo