CORTI D'AUTORE - We’re back! - I corti di Miride e Zanotto
Massimo Miride e Claudio Zanotto sono stati tra i più interessanti, impertinenti, divertenti videomaker tra gli anni Ottanta e i Novanta a Torino. I due sono avvicinabili per la condivisione di esperienze – la compagnia teatrale e l’interpretazione di ruoli nei film di Daniele Gaglianone, per esempio – e per lo spirito garibaldino di autoproduzione. Ma anche per un dato fondamentale, che forse impedirà loro l’ingresso nelle storie del cinema d’avanguardia: il rifiuto di prendersi sul serio, cosa non scontata quando si realizzano film che sono apertamente un omaggio a Andy Warhol come Culo, primo capitolo dell’omonima trilogia (assieme a Culattone e Il futuro è un buco nero), che costò a Claudio Zanotto un’interrogazione in giunta comunale da parte di esponenti della bigotteria organizzata; o Il doppiatore, straordinario racconto lunare in cui Miride si dimostra erede diretto di Gogol’. Nei corti di Miride e Zanotto c’è un universo da scoprire in una serata unica.
Sinistro di Massimo Miride, 7’, 1994
Il doppiatore di Massimo Miride, 14’, 1996
Quelle sensation bizarre di Massimo Miride, 17’, 1999
Correnti di Massimo Miride, 6’, 2012
Culo di Claudio Zanotto, 30’, 1992
Culattone di Claudio Zanotto, 5’, 1993
Il futuro è un buco nero di Claudio Zanotto, 11’, 1994
Kasine Kuffia Kasine Kuffia Kasine Kuffia Kasine Kuffia di Claudio Zanotto, 4’, 1993
Onde di Claudio Zanotto, 11’, 1998
La proiezione sarà introdotta dagli autori con Daniele Gaglianone (regista) e Jacopo Chessa (Centro Nazionale del Cortometraggio).
16/04/2018, 17:14