Note di regia di "The View From Up Here"
THE VIEW FROM UP HERE nacque originariamente come opera teatrale scritto su commissione dell’Actors Studio di New York, e diretto da Estelle Parsons nel maggio 2016. Io ed altri scrittori fummo invitati a scrivere un play sul tema ‘Communità’.
Forse perché io stesso sono un immigrato; forse perché attraverso tutto il mio lavoro – a volte più consapevolmente di altre – mi sono da sempre occupato della questione dell'identità e dell'appartenenza, decisi senza alcuna esitazione di puntare i riflettori su una questione che era (ed è tuttora) di grande drammatica attualità in tutto il mondo, nelle nostre città, nei nostri quartieri. Al momento ci sono quasi cinque milioni di rifugiati che hanno bisogno di reinsediamento su questo pianeta. Come ignorare ancora la devastante tragedia di coloro costretti a lasciare le loro case e a sentirsi abbandonati; e il panico crescente di coloro che invece hanno paura di perdere il loro comfort e di sentirsi invasi…
“The View From Up Here” nacque come opera teatrale, ma fu evidente fin da subito che la storia di Claire e Lila meritava un pubblico più vasto. Grazie ai miei produttori, che conosco da molti anni e che mi hanno incoraggiato senza paura, decisi allora di debuttare al cinema con questo progetto. È in effetti una storia che deve essere raccontata adesso, e ad alta voce. Una storia che cerca – prima attraverso le mie parole, e poi attraverso la devozione di tutti coloro che sono stati coinvolti nella sua realizzazione – di ridare voce agli esseri umani tra noi le cui voci sono rimaste inascoltate.
Marco Calvani