Note di regia di "La Viaggiatrice"
L’idea tematica del cortometraggio è quella di raccontare una realtà sociale, la comunità delle ragazze straniere, residenti in Italia, che lavorano come badanti presso le case delle persone anziane. Queste ragazze, talvolta molto giovani, restando a contatto con le persone molto avanti d’età, assimilano gli stessi ritmi, svolgono le stesse funzioni, perdendo così la loro giovinezza.
Anche se la loro realtà è cosi immobile, queste ragazze, essendo tali, hanno delle fantasie, dei sogni, sono proiettate comunque al futuro. Questo è il caso della nostra protagonista Hind. Una ragazza marocchina di 25 anni che lavora presso la casa di una anziana signora di 90 anni.
Hind passa le sue giornate ad assistere l’anziana signora, svolgendo così anche lei le stesse attività.
Hind parla da sola, sempre, perché l’anziana signora, oramai, né ascolta, né parla.
La ragazza, oltre a interagire con l’anziana signora, comunica con un ragazzo, ma solo tramite messaggi vocali, dato che lui si trova in un altro paese. Unica relazione, vera, è con Ludovica, una ragazza che le abita accanto, che sogna di fare l’attrice.
Hind però si ritaglia anche dei momenti più intimi, dopo aver messo a letto l’anziana signora, si rifugia nella sua stanzetta dove cerca di evadere con la mente.
Sarà proprio l’anziana signora a farle capire l’importanza della giovinezza
Davide Vigore