GIULIA, UNA STORIA QUALUNQUE - A Bari martedì 12 giugno
Giulia, una storia qualunque, nata dalla valorizzazione del progetto Cartabianca, verrà presentata
martedì 12 giugno alle 20.00 al Multicinema Galleria di Bari in anteprima. Diretto dal regista barese Vincenzo Ardito e intepretato da Anna Terio, Maila De Santis, Carmelo Anti e Maria Picca: sarà per i 50 pazienti psichiatrici coinvolti nel progetto, per i loro educatori e per tutte le maestranze che hanno partecipato alla realizzazione del corto, una serata speciale.
A giugno del 2017 si è chiuso il progetto Cartabianca, con la promessa di non disperdere il valore dell’integrazione e dell’inclusione sociale creato dopo lunghi mesi di lavoro attraverso gli strumenti messi a disposizione della Settima Arte. Cartabianca ha generato un nuovo lavoro filmico nel quale i pazienti dei centri EPASSS sono protagonisti con le loro storie e con il loro coinvolgimento attivo sul set, non solo come attori ma soprattutto come operatori di backstage, attrezzisti di scena, truccatori, affiancati dai tutor di Sinapsi Produzioni Partecipate e dagli studenti dell’Accademia del Cinema di Enziteto.
Giulia, una storia qualunque è il cortometraggio scritto a quattro mani dal regista Vincenzo Ardito e dallo sceneggiatore Sergio Recchia, che vuole provare a raccontare le difficoltà quotidiane dei 50 pazienti psichici e psichiatrici incontrati durante il percorso Cartabianca, queste persone che tra mille ostacoli vogliono riprendersi un posto nel mondo. Ci sono degli eventi che ci stravolgono la vita, che agli occhi degli altri sembrano superabili ma che, se lasciati soli, non riusciamo ad affrontare.
“Il valore aggiunto di questo esperimento artistico e sociale – spiega il regista Vincenzo Ardito - sta nell’aver raccontato in una storia le mille storie di chi si sente escluso perché malato e diverso ed aver prodotto un’opera filmica a tutti gli effetti e nel contempo aver portato i pazienti psichici e psichiatrici a sentirsi parte di un obiettivo di lavoro reale, non fine a se stesso, condiviso con altre persone, molte giovanissime, come i ragazzi dell’Accademia del Cinema di Enziteto. Un lavoro, quello del Cinema, dove è richiesto impegno, costanza, precisione, pazienza. Sinapsi Produzioni Partecipate ha la presunzione di dire che il Cinema è Cura, non nel senso medico del termine ma in una prospettiva di presa in carico ragionata e consapevole delle diversità, che generano ricchezza e nuovi splendidi attacchi d’arte”.
04/06/2018, 12:25