Note di regia di "Seeds of Renaissance"
Un cibo può davvero essere definito solo come buono o cattivo? O non accade piuttosto che anch’esso, come tutto quanto, sia portatore di una storia, anzi di molte storie? Che noi mangiando, assimiliamo spesso in modo inconsapevole?
Questo lavoro nasce dal desiderio di raccontare qualche cenno della parte meno apparente della produzione agricola, per aiutarci a comprendere, a distinguere. Per imparare qualcosa di più su quell’universo straordinario che è il mondo agricolo.
Secondo l'agricoltore e filosofo Masanobu Fukuoka, l’obiettivo dell’agricoltura non era tanto quello di crescere raccolti, ma piuttosto di coltivare e perfezionare gli esseri umani. Dove termina il fare e inizia l’essere? Penso che chi produce cibo per passione non smetta mai di essere agricoltore, un po’ come un artista “è” un artista.
Di qui l’idea di raccontare un piccolo pezzetto di territorio piemontese - proprio quello dove si coltiva il cardo gobbo - attraverso le storie di alcuni suoi artisti e produttori. Per farlo, ho cercato un modo lieve, mescolando ricette e ricordi d’infanzia, vecchie foto in bianco e nero, nozioni di agronomia e racconti personali. Ho voluto anche dare priorità al contenuto informativo.
Ne è emerso un racconto volutamente “in chiaro”, nato per rivolgersi ad un pubblico italiano e straniero curioso di guardare a un angolo del nostro Paese da un punto di vista insolito.
Flavia Casella